6000 abbracci caldi per Federico Franceschin, ma tutto il mondo della pallacanestro si stringe attorno al ex giocatore e coach che lotta contro la SLA. Pallacanestro Trieste e Dolomiti Energia Trentino (senza Pecchia ndr.), cercano punti preziosi in vista della post-season.
Myles Cale parte fortissimo, 5 punti consecutivi, ma dalla parte opposta Jarrod Uthoff non è da meno con otto di fila: 8-8. Attacco perfettamente centrato in casa ospite, spaziature e tempi ideali per il vantaggio sul 8-12. Lamb ispirato dall’arco, coach Galbiati attinge subito dalla panchina a piene mani; alti ritmi, disattenzioni difensive giuliane, Trento sempre avanti 16-17. Sempre reattiva a rimbalzo la compagine trentina, Bayehe e soci dominano affondando nel canestro con facilità i palloni. Allungo sul +7 con schiacciata di Cale, interrotto da una buona iniziativa di McDermott; anche i palloni vaganti sono tramutati in canestro per l’Aquila, poi ci pensa Cale a segnare da ogni parte del campo (16 pt.); primo quarto chiuso sul 24-32 con tripla di Ruzzier sulla sirena. Rientra Trieste con Valentine sugli scudi, ma Lamb e soci rispondono colpo su colpo, viaggiando sui 28 metri: 28-36. Qualità offensiva nettamente superiore in casa ospite, padroni di casa ancorati ad espedienti; Johnson comincia a produrre nel pitturato, Ellis dall’arco castiga, andando poi a segnare in “reverse”, 32-41. Esecuzione dall’arco per l’Aquila di clamoroso livello, dalla parte opposta il solo Valentine tiene botta; Lamb con una giocata da tre punti regala il massimo vantaggio ai suoi sul +14. Squadre all’intervallo sul 41-54.
Reazione triestina ad inizio ripresa, parziale di 10-0 con schiacciata di Johnson che fa esplodere il Palatrieste, time out immediato di coach Galbiati. Trento per la prima volta in difficoltà, ci pensa Ellis ad andare al quarto piano per subire un fallo su tentativo di schiacciata; Trieste arriva fino a -3 ma manca sempre l’aggancio. Di riffa o di raffa l’Aquila aggiusta il tiro, 54-62 a metà frazione con canestro di Niang. Si ferma l’attacco giuliano, ospiti che senza strafare controllano il vantaggio con discreta facilità; terza frazione che si chiude con la schiacciata di Brooks e il tabellone che segna 61-67. Match che riporta un’intensità equipollente sul parquet, un passi sesquipedale non fischiato a Cale regala il +6 a Trento con annesso tecnico a coach Christian. Si anima l’ambiente all’interno dell’arena ma Ford e soci non si fanno irritare: 67-76. Succede di tutto, solo la squadra di Galbiati non perde la lucidità riportandosi a +12. Padroni di casa in deragliamento, innervositi, fuori partita; cinque minuti che sostanziano la superiorità ospite nell’arco dei quaranta minuti, 69-84. Finale pazzesco con la sfida Ross-Ellis e Valentine che infila la tripla del -2 a 19″ dal termine. Alla fine comunque la Dolomiti espugna il Palatrieste 88-94 grazie ai liberi di Zukauskas e dimostra di avere una solidità per giocarsi il titolo; per Trieste la trasferta di Cremona diventa decisiva in chiave playoff.
Raffaele Baldini

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