Derby triveneto al Taliercio di Venezia, quaranta minuti per consolidare il percorso di crescita di due formazioni ambiziose ma che, in queste prime battute, non hanno trovato la continuità auspicata. Tanti ex, salutati con simpatia dalle due tifoseria, con una particolare menzione per il Valentine osannato dal tifosi giuliani.

Parte forte la Reyer con Wiltjer caldo come una stufa: 9-2 con l’ala autore di 7 punti. Tanta confusione nell’attacco giuliano, abbinata ad imprecisioni tecniche, Venezia ha vita facile con una difesa del pitturato nulla di Uthoff e soci. R.J. Cole e soci banchettano, Ramsey si scuote con 7 punti consecutivi e il match si lascia guardare: 17-13. E’ il turno di Bowman dall’arco, il “pick and roll” triestino è lento, macchinoso; il time out di coach Gonzalez è logica conseguenza sul 22-16. Primo quarto totalmente dominato dagli attacchi, difesa appena accennata dai lagunari, inesistente in casa Trieste; primo quarto chiuso 26-19. Toscano-Anderson vola alto sopra il ferro servito da Ross, ma i rientri sono quelli di un bradipo stanco per i biancorossi ospiti: 36-23 e time out coach Gonzalez. Ramsey è l’unico a dare un senso all’attacco triestino, unicamente per un talento balistico superiore; quattordici minuti di lezione tattica di Spahija al collega, 40-26. Reazione minima degli ospiti, animata da un principio di difesa un attimo più aggressiva; il -9 rappresenta l’apice di questo “sforzo”, grazie ad un infermabile Ramsey (15 pt.). Tiri non contestati sbagliati dagli orogranata, il problema è che l’ordine offensivo della Pallacanestro Trieste è una chimera. Squadre all’intervallo sul 46-38.

Sissoko si mette al lavoro con una stoppata e una schiacciata dalla parte opposta; è sempre la fase difensiva a fare difetto in casa giuliana, Ramsey segna il 52-47 per il conseguente time out di coach Spahija. Terzo fallo per Colbey Ross, manifesto di una difesa sugli esterni lagunari insufficiente; Anderson si scuote segnando una tripla, ma Cole e Bowman fanno quello che vogliono, parziale aperto Reyer e tabellone che segna 63-50. Terzo fallo anche per Bowman, Uthoff non segna neanche per scommessa; Venezia costruisce mentre Trieste tira a canestro, la differenza sta tutta qua. Candi per il massimo vantaggio interno sul +17, dilatato sul +19 regalando spettacolo al Taliercio. Terza frazione chiusa 78-55. Ultimi dieci minuti iniziati senza portarsi dietro il pathos di chi può portare a casa la sfida; si segna da una parte e dall’altra, senza farsi troppo male. Il già ovattato clima del Taliercio diventa una sorta di attesa educata della sirena: 81-61 a 7 minuti dal termine. Quinto fallo di un evanescente Ross, come evanescente è tutta la Pallacanestro Trieste vista a Venezia, che subisce e non reagisce la Reyer. Esordisce Pietro Iannuzzi nella fila biancorosse, incolpevole e malcapitato spettatore di una mattanza: 98-63. Scorrono i minuti, nessun sussulto, la Reyer Venezia chiude la “passeggiata di salute” del sabato sera vincendo 102-66, per la Pallacanestro Trieste adesso una partita decisiva in Bosnia e il derby…auguri.

Raffaele Baldini

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