Gara 2, la partita delle conferme o delle smentite, altri quaranta minuti per definire i rapporti di forza fra Virtus Bologna e Alma Trieste. Javonte Green e Marco Spissu sono della partita, reduci da lievi infortuni ma troppi importanti per la causa.
Proprio i due giocatori in dubbio vanno a segno per aprire il match, c’è il solito vantaggio virtussino nell’uno contro uno: 8-4. Ancora un approccio degno di questo nome per gli uomini di coach Ramagli, in attacco ma soprattutto in difesa; Cavaliero da tre punti per il primo vantaggio esterno sul 10-12, con un parziale aperto di 0 a 8. Bologna gioca bene ma le rotazioni giuliane sono “bradipesche”, contro parziale di 6 a 0 e time out Dalmasson. La fiducia nei giocatori con la canotta è esemplificata dall’ispirazione di giocatori come Umeh e Ndoja, con Lawson che segna al ventiquattresimo secondo; dalla parte opposta però Green sta molto bene, almeno nelle questioni balistiche, 10 punti e Alma sotto di 2. Matteo Da Ros segna e fa segnare, il primo tempo è la fotocopia di gara 1: 25-23. Un altro canestro di Green porta al nuovo sorpasso ospite, Alma con personalità in tutti gli effettivi eccetto Jordan Parks, intimidito sin dalla prima sfida della serie: 28-29. Qualche brutto fischio crea malumori da ambo le parti, spezzettando il match (e imbruttendolo), Virtus torna avanti trovando punti con il rientrante Umeh: break interno e +6, pur considerando la terza infrazione di Ndoja. Javonte Green continua ad incantare con canestri dall’alto tasso di difficoltà, Bruttini gioca di esperienza e garantisce il vantaggio bianconero: 37-32. Guido Rosselli abusa del nuovo momento di pura superficialità difensiva triestina, squadre all’intervallo con allungo virtussino e terzo fallo di Cavaliero: 43-33.
Due triple per cominciare griffate Umeh e Spissu e il match è virtualmente chiuso. Un uomo solo in maglia Alma davanti a tutti, Javonte Green, guerriero fasciato ma non abbattuto. Daniele Cavaliero con due triple anima i 200 supporters giuliani arrivati al PalaDozza: 51-43 e time out Ramagli. Ancora Cavaliero da 8 metri, nel miglior momento ospite Parks fa l’ennesima sciocchezza su Bruttini. Momento rivedibile della partita, tanti orrori tecnici ed errori al tiro, Umeh mette d’accordo tutti e Bologna rimette le cose a posto: 57-46. Umeh è telecomandato, segna anche bendato e l’ennesima distrazione triestina difensiva costa caro alla fine della terza frazione: 66-52. Ultimi dieci minuti solo per gli archivi statistici, la Virtus si permette qualche numero con Spizzichini e con la consueta onnipotenza di Umeh. Finisce 82-69, squadra di Ramagli che va sul 2 a 0 e ipoteca il salto di categoria, Alma Trieste aggrappata al fortino esaurito di lunedì.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)
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