La Dè Longhi domina un’Alma spuntata e demotivata. Il campionato cambia gerarchie

Derby triveneto ad altissima intensità: Dè Longhi Treviso contro Alma Trieste, terza contro la prima ma uno stato di forma diametralmente opposto: i veneti arrivano carichissimi da vittorie convincenti, i giuliani palesano un leggero momento di calo con l’aggiunta delle assenze pesantissime di Javonte Green e Matteo Da Ros.

Alessandro Cittadini al suo meglio per un inizio importante Alma, il lungo biancorossa confeziona 4 punti di pregevole fattura per lo 0 a 6 sul tabellone. Treviso superficiale offensivamente (la schiacciata sbagliata di Brown ne è la prova), Trieste ispirata in attacco, l’ennesima lettura perfetta per la tripla di Janelidze e il canestro di Fernandez per il 4-14; necessario il time out di coach Pillastrini. Ottimo impatto di Lombardi nelle fila trevigiane, fisiologico calo nelle percentuali triestine anche perchè uno dei terminali più credibili, Daniele Cavaliero, viene raddoppiato alto; tripla di Musso e contro break di 6 a 0, time out Dalmasson. Swann per Lombardi e la bimane fa esplodere il PalaVerde per il pareggio con parziale chiuso dallo stesso Cavaliero; Alma che getta palloni banalissimi alle ortiche con gli esterni, inerzia totalmente a favore dei veneti, 18-16 con una comoda penetrazione di Fantinelli. Primo quarto chiuso tripla di Imbrò e il massimo vantaggio interno 22-18. Sempre Imbrò a punire un rientro difensivo pigrissimo ospite, dalla parte opposta Bowers si mette in partita con alcune iniziative private; l’ennesima tripla di Antonutti fa volare Treviso sul +9 con l’ovvio time out di Dalmasson. Lorenzo Baldasso tampona in attacco le falle difensive, coadiuvato da Bowers, l’alto ritmo imposto dalla Dè Longhi sembra mandare in affanno Coronica e soci; esce Imbrò per un infortunio alla mano, Alma che continua a perdere palloni su linee orizzontali di imbarazzante banalità, nuovo +10 interno. Bowers nuovamente coinvolto, bravo in corsa così come in partenza dal palleggio, c’è una minima reazione giuliana pur continuando a palesare distrazioni difensive evidenti (penetrazione di Fantinelli coast to coast docet); squadre all’intervallo sul 46-35.

Trieste fa fatica ad attaccare anche perchè si ostina a cercare il tiro da tre punti, difensivamente è “abusata” dall’atletismo di Brown e Lombardi. La Dè Longhi domina sui 28 metri e in tutte le situazioni cestistiche, si materializza il +18 con time out di coach Dalmasson. Un “ciapa no” in salsa biancorossa, davanti alle telecamere di Sportitalia Fernandez e soci mostrano la peggior versione dell’anno: 60-37. Terza frazione chiusa sul 62 a 43 titoli di coda anticipati iniziati su una sfida mai cominciata. Iniziano dieci minuti tremendamente lunghi per gli uomini di Dalmasson e straordinariamente gustosi per i veneti; Swann come sempre non forza un tiro e capitalizza ogni conclusione, 18 punti e +20 per i suoi. Scorrono i minuti, Swann regala uno show personale per un punteggio finale emblematico: 83-63, Alma consuma le ultime ore da capoclassifica (con tutta probabilità) e la conferma che oggi la Dè Longhi Treviso è la più forte in serie A2 girone Est.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)

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Pubblicato il febbraio 18, 2018, in BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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