Pagelle: i voti di gara 3
PAGELLE
Alma Trieste
Juan Fernandez: voto 10
Litiga con il canestro avendo la peggio, ma il “lobito” non è tipo da demoralizzarsi. Infatti si scatena quando la questione si fa complessa, segnando triple e canestri impossibili. Chiamato per questo ha risposto presente. Vincente.
Giga Janelidze: voto 10
Il guerriero georgiano lotta, prova a segnare ma non c’è tempo per recriminare. La serie A1 è anche sua, non conta come e quanto. Uno con cappellino e maglietta d’ordinanza, un altro che ce l’ha fatta!
Daniele Cavaliero: voto 10 e lode
La santificazione di San Giusto guida come una cometa le parabole dall’arco dei tre punti, 6/7 nei primi venti minuti per mortificare qualsiasi velleità piemontese. Neanche Prevert avrebbe ricamato un poema così romantico; il ragazzino che piangeva da protagonista il fallimento del 2004 ora diventa uomo e restituisce essendo decisivo il maltolto.
Alessandro Cittadini: voto 10
La “piovra” gioca poco dopo la fermata ai box di gara 2 per problemi alla schiena. Lui però resta un altro esempio longevità unita alla “fame” di successo. Ogni istante consumato sul parquet è stato un buon motivo per viverlo schiacciando sull’acceleratore.
Matteo Da Ros: voto 10
Molto nervoso, gioca la sua pallacanestro ma con l’evidente attenzione di mezza difesa di Casale. Impreca in panchina, chiede spiegazioni allo staff, ma non trova il feeling con il canestro. Poco male, il suo essere decisivo ha spianato la strada per la finale, alla fine è un cuore disegnato con le mani verso la tribuna…
Federico Mussini: voto 10
Corre e fa bene, perchè nella prima parte è l’unica arma per produrre punti facili. Non riesce a mettersi in ritmo e segna solo 2 punti ma non sfigura in fase difensiva. Anche per il “Musso” è gioia vera, questa promozione è la rinascita di un talento ritrovato.
Javonte Green: voto 10
Sorridente, sereno…pure troppo. Inizia la partita come fosse una normale sfida di campionato, pur considerando una attenta difesa su Sanders. Poi la metà campo in salita diventa una tragedia, con uscite fuori tempo sul diretto avversario; in “dieta” anche offensivamente ma anche lui il più l’aveva fatto nelle partite precedenti.
Laurence Bowers: voto 10
L’elegante virata con appoggio di sinistra è la pennellata ad un quadro Alma di struggente bellezza. Tutto il resto è un rapporto tipo “Casa Vianello” con la terna arbitrale, difficile e mai condiviso. Il migliore nei “selfie” con i tifosi.
Roberto Prandin: voto 10
Viso tirato prima del match, difesa fino a perdere i sensi e qualche canestro. Insomma, il solito piatto ricco di abnegazione per il “Bobo” biancorosso, uno che dalla quasi firma in serie C1 si ritrova a festeggiare l’arrivo in serie A1!
Federico Loschi: voto 10
Ha “spadellato” come mai in questa gara 3, non entrando mai in partita. Pochi minuti a disposizione per scatenare l’inferno, questa volta sparando cartucce a vuoto. Rimane l’uomo che ha preteso il posto nella post-season a suon di prestazioni di carattere.
All. Eugenio Dalmasson: voto 10 e lode
Ancora lui, ha vinto ancora lui. Bacchettoni, filosofi del gioco e sedicenti tecnici, tutti messi in fila dall’uomo soprannominato “penna bianca”. Dalmasson è come un quadro cubista, non si capisce all’istante ma ha mille sfaccettature sublimi. Condottiero.
Tifosi Trieste: voto 10 e lode
Non si sono più aggettivi. “Sold out” a tempi record, trasferte sempre presenti e almeno 700 anime in quel di Casale Monferrato, non proprio la gita carsica. Coloratissimi, corretti e dannatamente rumorosi hanno regalato una partita in casa ai propri beniamini. Trieste è tornata a pulsare di passione cestistica, uno spettacolo lungo una stagione.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)
Pubblicato il giugno 17, 2018, in BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Le pagelle, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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