Monologo triestino all’Allianz Dome, troppa Alma per Reggio Emilia
“SiAmo Trieste”, uno slogan rafforzativo che sta coinvolgendo una città: oltre 3000 magliette vendute in 12 giorni, l’Allianz Dome praticamente esaurito e una squadra che viaggia a mille. Per provare a smorzare l’idillio giuliano la Grissin Bon Reggio Emilia, senza Candi e Porrier, ma affamata di punti per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione.
Justin Knox indica la via per un approccio deciso dell’Alma: 7-0. Tre minuti ci vogliono per sbloccare gli ospiti, un canestro di Cervi in semigancio mette in partita i suoi, materializzando un contro break di 0-7. Aguilar dall’arco per il sorpasso Grissin Bon, subito mortificato dal rientro triestino targato Knox: 15-12. Nuovo scatto di reni Alma con la transizione esiziale di Zoran Dragic, sul 19-12 coach Pillastrini corre ai ripari interrompendo il match. Si allunga il parziale per i padroni di casa per il massimo vantaggio sul +12, appena limato da qualche libero di Johnson-Odom per chiudere il quarto: 26-16. Clinic offensivo di Zoran Dragic (14 pt.), in uno stato di grazia da qualche settimana, per i reggiani qualche buona soluzione dai lunghi ma poco più. Agli alti ritmi la squadra di Dalmasson si trova a proprio agio, sembra la versione carioca del basket con giocate rapide fra gli effettivi e divertimento espresso sui 28 metri: 33-20. Mosley sfiora le volte dell’Allianz Dome per inchiodare una delle più spettacolari schiacciate viste a Trieste, il moto perpetuo Alma non conosce pause. Johnson-Odom è la singola arma più credibile di casa Grissin Bon: 13 punti per limitare i danni. Cavaliero a suon di triple abbatte le velleità reggiane, “ventello” materializzato sul 54-34. Squadre all’intervallo con 7000 persone in piedi e un punteggio eloquente: 60-38.
Matteo Da Ros libero dalle catene (mentali) che lo attanagliavano a livello offensivo, dimostra di saperci fare con ottimi movimenti sotto canestro; non c’è più partita sul 69-39 e un linguaggio del corpo ospite che dice tutto. Nessuna reazione, coach Pillastrini sul -32 chiama time out ma i buoi sono scappati dalla stalla. Qualche tripla di De Vico e Johnson-Odom rende meno imbarazzante il divario, ma la versione difensiva in chiave salvezza è un segnale più che preoccupante per il futuro. Terza frazione chiusa sul 86-58. Ultimo quarto per gli archivi statistici, Riccardo Cervi orgogliosamente si fa trovare presente in area pitturata, insieme e Odom e Allen l’anima triste (ma etica) della Grissin Bon. Scorrono i minuti, fra un tecnico ad Allen e un divario leggermente limato dagli ospiti: 93-68. Giogioneggia l’Alma sotto lo sguardo arrabbiato di Dalmasson, tanto che la Grissin Bon arriva a -17 prima dei cento punti festeggiati dall’Allianz Dome. Entrano anche Coronica e Cittadini per la passerella finale: si chiude 104-88, Trieste attenta al quarto posto e per Reggio invece un’altar settimana di passione in vista della prossima sfida decisiva.
Raffaele Baldini
Pubblicato il aprile 14, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Grissin Bon Reggio Emilia, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
A venezia si va e senza se senza ma