Cremona mette paura a Trieste ma poi sbatte sul “Red Wall”: è 2 a 1
“Do or die” Trieste cerca la spinta del “red wall” per non finire una stagione comunque fantastica; Cremona invece leggera e forte del 2 a 0 nella serie, conscia di avere tre match-ball per volare in semifinale.
Partenza come prevedibile di grande impatto per l’Alma Trieste sulle ali del tifo sfrenato dell’Allianz Dome: 7-2. Coach Sacchetti attinge subito dai pretoriani inserendo Ricci sul parquet, lettura perfetta per un inizio complesso. Zoran Dragic reagisce alla “virgola” di gara 2 aggredendo il ferro da far suo in transizione, 14-6 prima della pezza di Diener dall’arco. Da Ros invece prosegue il suo momento ispirato segnando in ogni modo, lombardi in scia grazie all’impatto consueto di Mathiang in area pitturata. Padroni di casa che difendono per davvero, in attacco un bollente Dragic insacca a ripetizione dall’arco: 23-12. Ruzzier interrompe l’impasse cremonese, ma il primo quarto è un dominio alabardato, 28-16. Primo rallentamento Alma del match e la Vanoli torna a -6 con un canestro di Saunders, ma è fuoco di paglia prima del riallungo firmato Dragic. La sensazione, suffragata da squadre allungate sui 28 metri di parquet, è che ci sia tanta stanchezza nelle gambe; gli dei del basket premiano un’azione inguardabile giuliana con un canestro di Cavaliero, nuovo +14 interno. Stojanovic dagli otto metri infila una bomba che è puro ossigeno per i lombardi, squadre all’intervallo con un’inchiodata di Sanders su Mathiang e vantaggio triestino sul 47-34.
Come in gara 2 gli ospiti cominciano a trovare confidenza al tiro da oltre l’arco, ma Dragic non ferma più: 24 (con 6 triple) e il tassametro corre. Anche Crawford decide che è il momento di mettersi in proprio, 9 punti consecutivi e terzo fallo commesso dal mastino Sanders. Si scaldano gli animi, Cavaliero e Mathiang non se le mandano a dire, e l’africano trae energia vitale con due canestri da sotto canestro e Cremona nuovamente a -7. La solidità dei lombardi sta tutta nella solidità mentale nei momenti complessi, bravi a non deragliare e restare con la testa sul match. Inerzia che per la prima volta sembra abbandonare i padroni di casa, rinfrancati da cinque punti consecutivi di Cavaliero; terza frazione chiusa con il fenomeno Cavaliero che colpisce da ogni parte: 75-62 fine terzo quarto. L’Mvp Crawford mette d’accordo tutti con la sua pazzesca incisività quando conta; anche Ricci segue il suo leader e la Vanoli e di nuovo a -7. Sanders ricaccia indietro gli ospiti con una tripla e con un paio di tap-out tiene vive la speranza triestina di segnare; Diener cadendo indietro per il -4, attimi di terrore all’Allianz Dome materializzati dal 83-81 a 1 e 37″ dal termine. Fernandez segna un canestro importante dai due metri, il tiro da tre di Crawford rimette a -2 gli ospiti a 20″ dalla fine. La lotteria dalla linea della carità alla fine premia l’Alma, finisce 91-86 e si va sul 2 a 1. La battaglia non è finita.
Raffaele Baldini
Pubblicato il Maggio 23, 2019, in BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Raffaele Baldini, Vanoli Cremona. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Orchestra perfetta gara4 the same