20190907_175435Nuova tappa del percorso di avvicinamento al campionato: Trieste e Roma di fronte a Vicenza per consolidare il gruppo. Entrambe le formazioni con i roster completi, anche con gli ultimi arrivati, DeQuan Jones in casa giuliana e Buford in quella capitolina.

Orario e ambiente non ideali per vedere dalla palla a due un grande spettacolo, la chiave iniziale del match è l’attacco in rapida transizione di Dyson a Elmore, foriero di due gite in lunetta per falli subiti. La tripla di Peric per il pareggio a quota 6, Roma offensivamente fatica a mettere in ritmo i chili e le gambe di Jefferson. Buford invece già caldo con cinque punti in un amen, Jones entra sul parquet al sesto minuto del primo quarto (con qualche chiletto in più); primo parziale Virtus con canestro in area pitturata di Moore e tabellone che segna 8-15. Da Ros rilancia i suoi con una tripla, il contro parziale 8-3 costringe questa volta Bucchi ad interrompere l’incontro. Una magia di Dyson sul raddoppio regala un cioccolatino per la tripla di Moore e il vantaggio romano della prima frazione 18-21. Splendido impatto di Kodi Justice nella costruzione del gioco prime e nelle realizzazioni poi, è sua la tripla del nuovo vantaggio triestino; fase della partita con i ferri “tappati”, Buford smuove l’impasse con il pareggio a quota 27. Tagliafuori latente in casa biancorossa, Pini e Alibegovic si fanno spazio con mestiere, latita però la fase offensiva; necessario il rientro sul parquet di Dyson. Quattro punti consecutivi di Peric, Strautins si infortuna cadendo sul piede dell’avversario e le squadre vanno all’intervallo sul 36-33.

Scatto di reni dei capitolini con il primo squillo di Jefferson, ma dalla opposta c’è il più dinamico Mitchell che ristabilisce il vantaggio triestino: 44-39. Inerzia decisamente a favore dei ragazzi di Dalmasson, come sempre attivata dalla difesa competente di tutto il quintetto e dalla accademica pallacanestro di Peric: 50-41. Fernandez meglio di Elmore in regia per Trieste, DeQuan Jones deraglia spesso per un fisico appesantito e difficile da controllare; sul fronte capitolino il più lucido rimane Dyson mentre Kizlink fatica a trovare una giocata degna di questo nome. Massimo vantaggio sul +12 per Cavaliero e soci, prima del rientro Virtus propiziato dal solito Dyson: 62-51 terza frazione. Fernandez sempre più professore nel modo di interpretare la pallacanestro, fa girare la squadra, segna e difende: 71-57 è il conseguente allungo Trieste. Ultimo quarto iniziato all’insegna del basket vietato ai minori, tanti orrori tecnici e punteggio inchiodato; Elmore regala due palloni agli avversari ed è inevitabile il contro break capitolino: 71-62. Cavaliero interrompe il parziale con una tripla, ed è il virtuale punto esclamativo al match: finisce 81-67, Trieste in continua crescita, seppure con l’ansia legata all’infortunio di Strautins, per Roma un cantiere aperto con un faro, Jerome Dyson.

Raffaele Baldini

 

 

Una replica a “Trieste in crescita, Roma per ora è tanto Dyson”

  1. Avatar Emiliano giannatasio
    Emiliano giannatasio

    Era porte chiuse? Spettatori zero!

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