Trieste in crescita, Roma per ora è tanto Dyson
Nuova tappa del percorso di avvicinamento al campionato: Trieste e Roma di fronte a Vicenza per consolidare il gruppo. Entrambe le formazioni con i roster completi, anche con gli ultimi arrivati, DeQuan Jones in casa giuliana e Buford in quella capitolina.
Orario e ambiente non ideali per vedere dalla palla a due un grande spettacolo, la chiave iniziale del match è l’attacco in rapida transizione di Dyson a Elmore, foriero di due gite in lunetta per falli subiti. La tripla di Peric per il pareggio a quota 6, Roma offensivamente fatica a mettere in ritmo i chili e le gambe di Jefferson. Buford invece già caldo con cinque punti in un amen, Jones entra sul parquet al sesto minuto del primo quarto (con qualche chiletto in più); primo parziale Virtus con canestro in area pitturata di Moore e tabellone che segna 8-15. Da Ros rilancia i suoi con una tripla, il contro parziale 8-3 costringe questa volta Bucchi ad interrompere l’incontro. Una magia di Dyson sul raddoppio regala un cioccolatino per la tripla di Moore e il vantaggio romano della prima frazione 18-21. Splendido impatto di Kodi Justice nella costruzione del gioco prime e nelle realizzazioni poi, è sua la tripla del nuovo vantaggio triestino; fase della partita con i ferri “tappati”, Buford smuove l’impasse con il pareggio a quota 27. Tagliafuori latente in casa biancorossa, Pini e Alibegovic si fanno spazio con mestiere, latita però la fase offensiva; necessario il rientro sul parquet di Dyson. Quattro punti consecutivi di Peric, Strautins si infortuna cadendo sul piede dell’avversario e le squadre vanno all’intervallo sul 36-33.
Scatto di reni dei capitolini con il primo squillo di Jefferson, ma dalla opposta c’è il più dinamico Mitchell che ristabilisce il vantaggio triestino: 44-39. Inerzia decisamente a favore dei ragazzi di Dalmasson, come sempre attivata dalla difesa competente di tutto il quintetto e dalla accademica pallacanestro di Peric: 50-41. Fernandez meglio di Elmore in regia per Trieste, DeQuan Jones deraglia spesso per un fisico appesantito e difficile da controllare; sul fronte capitolino il più lucido rimane Dyson mentre Kizlink fatica a trovare una giocata degna di questo nome. Massimo vantaggio sul +12 per Cavaliero e soci, prima del rientro Virtus propiziato dal solito Dyson: 62-51 terza frazione. Fernandez sempre più professore nel modo di interpretare la pallacanestro, fa girare la squadra, segna e difende: 71-57 è il conseguente allungo Trieste. Ultimo quarto iniziato all’insegna del basket vietato ai minori, tanti orrori tecnici e punteggio inchiodato; Elmore regala due palloni agli avversari ed è inevitabile il contro break capitolino: 71-62. Cavaliero interrompe il parziale con una tripla, ed è il virtuale punto esclamativo al match: finisce 81-67, Trieste in continua crescita, seppure con l’ansia legata all’infortunio di Strautins, per Roma un cantiere aperto con un faro, Jerome Dyson.
Raffaele Baldini
Pubblicato il settembre 7, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini, Virtus Roma. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Era porte chiuse? Spettatori zero!