Pesaro ancora in A! Il sogno proibito Scola…

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Poche alla definizione della prossima LBA. Il 15 giugno è la “dead-line” per confermare o meno la presenza nella massima serie. Fra le tre “pericolanti” il più classico dei canestri allo scadere lo mette a segno la Vuelle Pesaro. Il Gruppo Beretta ha dato garanzie al presidente Ario Costa, con uno sforzo economico aggiuntivo sotto l’egida Carpegna Prosciutti, garantendo la serie A. Resta da capire il senso di fare l’ennesima stagione sotto acqua, con una sottile cannuccia quale respiratore per sopravvivere. Sul mercato i marchigiani stanno trattando un allenatore di assoluto livello quale Maurizio Buscaglia, in uscita da Reggio Emilia. Mezzo milione di euro divide l’OriOra Pistoia dallaserie A. Il presidente Massimo Capecchi vola basso, considera molto complessa l’operazione di reperimento di un main sponsor (con 500 mila euro, diventa tale) entro lunedì, per cui il riposizionamento in serie A2 ha il 70% di probabilità di vedersi materializzato. Chi non registra scossoni positivi è la Vanoli Cremona, una dei più fulgidi esempi di società virtuosa, ora debilitata dall’emergenza sanitaria; se qualche giorno fa, in mezzo agli strali verso chi ha abbandonato la nave in balia delle maree (Sacchetti e Vacirca ndr.), Aldo Vanoli dava 20% di possibilità di iscriversi alla massima serie, calcolando che sono passati dei giorni utili senza novità, siamo alla stregua del 10% ormai. Roma in pericoloso silenzio. Quindi si va verso una LBA a 16 club (con un ripescaggio?), con l’aggiunta della Reale Mutua Torino, numero auspicato da Gianni Petrucci e gradito al presidente di Lega Umberto Gandini. Sul fronte mercato il conteso Davide Alviti, in uscita dalla Dè Longhi Treviso assieme a Lorenzo Uglietti (accostato anche a Trieste), sembra aver scelto la Fortitudo Bologna; il club felsineo sembra rigenerato e incontentabile, annuncia l’arrivo di Gherardo Sabatini e conferma Henry Sims, tratta con diversi giocatori di livello e non sembra impressionarsi dall’austerity post CoVid19. Ha fatto molto rumore per gli “amanti del genere” la volontà di Luis Scola di rimanere comunque in Italia dopo l’addio all’Olimpia Milano. Questioni familiari e preparazione per le Olimpiadi di Tokyo 2021 stanno convincendo il fenomeno argentino a non spostarsi di sede; ovviamente le vicine Varese e Cantù sognano ad occhi aperti, pur considerando che l’ingaggio è una spesa lontanissima dalle possibilità delle due società sopra citate. In estate, ogni sogno è lecito.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il giugno 14, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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