Milano e Bologna che rianimano il movimento cestistico, mentre la Lega…

Nel pieno caos pandemico, con una Lega che arranca fra rinvii e difformità ASL, con le migliori squadre del campionato largamente rimaneggiate e un giorno ed orario rivedibili, è andato in scena il miglior spot per il movimento cestistico italiano. Grande, grandissimo, enorme merito ad Armani Milano e Segafredo Bologna, ai loro allenatori e a quello splendido “pathos mediterraneo” per cui ogni palla a due apre lo scenario per una battaglia sportiva, conclusasi ai supplementari. Le parole di prammatica del Presidente LBA Umberto Gandini all’intervallo del big-match, se da un lato sono figlie del complesso momento storico, dall’altro continuano ad essere ammantate da quel fatalismo che spesso si coniuga con una fragilità strutturale, mancando di decisionalità. E’ un po’ come la strategia edilizia pubblica degli ultimi quarant’anni in Italia, in cui l’urbanistica (quindi una completa visione d’insieme) è sparita per lasciar spazio a piccoli interventi circoscritti all’interno delle città (eccetto rari casi). Allora si naviga a vista, si sospendono incontro giocabili e si recuperano altri in condizioni al limite (con giorni ed orari assurdi mediaticamente parlando), ora si parla di una Coppa Italia spalmata in cinque giorni, quando sarebbe più opportuno comprimerla in tre. E’ chiaro che non è semplice, tutto lo sport trasversalmente sta conoscendo l’ennesimo colpo basso per una pandemia che non smette di preoccupare. Ed è per questo che il Presidente FIP Gianni Petrucci attacca il governo rivendicando diritti, per far capire che qualsiasi sport, eccetto il calcio, necessita di un piano di sostentamento immediato, concreto e non mascherato. Ultima non ultima la polemica sul mancato invito al tavolo di dibattito fra ministro e Lega Calcio: “Apprendere da un comunicato stampa – incalza Petrucci – che un ministro ha convocato una riunione per la Serie A è offensivo. Basta con questa monocultura calcistica, noi non siamo stati invitati né citati, mentre giusto ieri ho assistito a una telefonata Draghi-Malagò per parlare della cabina di regia, un’iniziativa partita proprio dal numero uno del Coni con quello della Legabasket Gandini.” Ma alla fine la pallacanestro sarà sempre figlia di un Dio minore.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il gennaio 8, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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