Le chiavi contro Cremona: regia sulle spalle di Davis, verticalità ospite e “cavallo pazzo” Pecchia

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

L’affare si complica: l’Allianz Trieste viaggia verso Cremona con un fardello di incognite: giocatori positivi, negativi da poco, allenamenti a ranghi ridotti, o non svolti proprio. Di fronte una squadra in salute, rigenerata dalla vittoria casalinga contro Sassari, conscia di avere una grande opportunità contro la compagine giuliana.

Cabina di regia in affanno

Senza entrare nei particolari, è possibile che l’Allianz si ritrovi una cabina di regia ridotta o “debilitata”. Tanto si reggerà sulle spalle di Corey Davis jr., per cui la sfida al PalaRadi rappresenta un ottimo motivo per far vedere le qualità (anche) da realizzatore. Plausibile pensare che coach Galbiati metterà pressione sui portatori di palla biancorossi, cercherà di far entrare nei giochi tardi la compagine allenata da coach Ciani, imbrigliando l’attacco. Ci sarà tanto spazio per Daniele Cavaliero, un motivo in più per festeggiare il suo compleanno recente.

Verticalità e limiti di Konate

Con un roster ridotto, la “testa” di Sagaba Konate sarà uno dei fattori decisivi. Il trio McNeace-Sanogo-Dime ha verticalità diffusa e ottimo feeling con l’area pitturata, soprattutto quando sono innescati da uno dei pochi registi puri rimasti come Peppe Poeta. Se il lungo biancorosso Konate eccede in istinto cestistico, il serio rischio per l’Allianz è di trovarsi un giocatore fondamentale con falli a carico in pochissimo tempo e quindi un’arma disinnescata prima ancora di cominciare la battaglia.

Occhio a “cavallo pazzo” Pecchia

Paradossalmente il match giocato da Andrea Pecchia contro Sassari, con un bel 48 di valutazione, mette a riparo la formazione triestina da possibili errori di sottovalutazione. Occhio comunque ai 28 metri di campo, “praterie” in cui l’ala di Segrate esprime la miglior pallacanestro, essendo veloce e abile nel subire falli; non solo, Pecchia è un “killer” nel punire qualsiasi leggerezza difensiva avversaria, che sia con un “backdoor”, su rimbalzo offensivo, o con palle rubate.

Fabio Mian, e se facessi la partita da ex?

Fabio Mian è un giocatore che ha lasciato un bel ricordo a Cremona. Cavalcando il luogo comune più classico, sarebbe manna dal cielo che sfoderasse la “classica partita dell’ex” prendendo da subito confidenza con i canestri “amici”. L’Allianz parte con una trentina di punti in meno potenzialmente, urge trovare nuovi terminali alla causa.

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Pubblicato il gennaio 12, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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