Azzurri, pronti a riscrivere la storia contro la Francia?

Fonte: Superbasket.it

Arriva la Francia, quella che nel quarto di finale a Tokyo 2020 (2021) ha messo il punto esclamativo con una schiacciata dimostrativa e irrispettosa di Gobert all’ultimo secondo per il 75-84 finale. Due nazionali parecchio simili a quelle attuali, se non fosse che la squadra allenata da coach Collet manca di due collanti pazzeschi come Batum e De Colo.

Lo capirebbe anche un mulo che l’approccio alla partita sarà decisivo, dopo la sbornia con la Serbia e tutto quello che ha comportato mediaticamente. Per molto meno l’Italia aveva pagato un “rigetto” dopo l’estenuante ma orgogliosa partita giocata contro la Grecia, capitolando inesorabilmente con l’Ucraina. Svuotarsi mentalmente ed emotivamente è un sanguinoso viatico, soprattutto perché è un male silenzioso che allenta le gambe e spegne il cervello; lo staff tecnico dovrà essere bravo a trovare le chiavi psicologiche (oltre a quelle che di suo possono generare adrenalina come la semifinale in ballo e la schiacciata di Gobert di cui sopra) per rigenerare il gruppo, appoggiandosi a quella dose extra di autostima incamerata dopo la vittoria contro la Serbia.

Ormai non dovrebbe essere più un problema lo spauracchio totem, il “trentello” di Jokic ha fatto capire che ci sono margini per sovrastare l’avversario anche con un extraterrestre che disegna bambini con i baffiRudy Gobert in più ha una struttura caratteriale e una personalità (oltre che tecnica) nettamente più deboli del serbo. Però incide, lo ha fatto con la Turchia e lo farà con l’Italia, ma non salti in mente a Melli e soci di collassare su di lui, altrimenti Fournier e Huertel fanno ripassare la tabellina del “tre”, con risultati disastrosi per gli azzurri.

La sensazione tangibile è che il gruppo allenato dal Poz abbia ancora fame, non si accontenti di un clamoroso successo confezionato contro la Serbia, ma che voglia provare a fare l’ultimo step per tornare ad eccellere in Europa. Non basta però volerlo, bisogna acquisire quella calibratura mentale ideale per governare il proprio gioco, per imporlo all’avversaria con continuità, non andando a corrente alternata. Da questo punto di vista la Francia è perfetta per dare una risposta in tal senso, e la cabala pure (0-11 negli ultimi 15 anni).

Adda passè a nuit!

Raffaele Baldini

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Pubblicato il settembre 13, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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