Brutta, sporca e con tanti errori. Alla fine la spunta la Pallacanestro Trieste
Pallacanestro Trieste con l’obbligo di vincere, Givova Scafati con l’entusiasmo tracimante del derby campano (stra)vinto e un occhio alla Coppa Italia; un Allianz Dome tornato numericamente in linea con la tradizione della piazza ospita una sfida di grande interesse.
Quintetto rivoluzionato in casa Trieste con Ruzzier e Deangeli, arma tattica difensiva su Logan e Okoye, a seconda dei cambi difensivi. Partenza con diversi errori da ambo le parti, Thompson subito incisivo in area pitturata e il libero di Pinkins mette gli ospiti avanti 4-5 dopo 4 minuti di contesa. Si segna pochissimo, la prima fiammata è su canestro di Pinkins per il +4 esterno; Trieste perde palloni a ripetizione e sul 6-12 coach Legovich ferma il match. Difende molto bene la squadra campana, la sensazione è che Caja abbia impartito ordini chiari per avversari scoutizzati a dovere. Scatto di reni dei giuliani, parziale di 7 a 0 con triple a segno, primo quarto concluso in perfetta parità sul 15-15. Il “professor” Logan con le polveri bagnate dopo la sbornia nel derby campano, ma il vantaggio esterno è una costante: 15-17. Doppia tripla di Corey Davis per la fiammata biancorossa, ma Pinkins replica dimostrando di non aver subito il contraccolpo; c’è tanta fragilità offensiva in casa Trieste, braccini corti e giocatori “nascosti”, fisiologico sorpasso ospite sul 21-24. Non c’è inerzia, partita che sostanzia un equilibrio plastico, Logan entra nel match con una insospettabile capacità nell’attaccare il ferro, primo tempo chiuso con allungo Scafati per il 24-32 finale.
Logan e Okoye mandano un segnale chiarissimo all’improvvisata truppa di coach Legovich; un paio di canestri per confermare il vantaggio, anzi, ampliarlo oltre la doppia cifra: 26-38. Bartley prova a caricarsi il gruppo da realizzatore quale è, cinque punti consecutivi comodamente però circoscritti dagli ospiti. Tanta tantissima fatica per trovare il canestro in casa giuliana, peraltro conseguenza di un attacco molto prevedibile; secondi e terzi possessi per i campani non vengono sfruttati e Davis con un gioco da tre punti rimette i padroni di casa a -5. “Zona” ordinata da Legovich che porta discreti dividendi, terza frazione chiusa sul 39-44 con tripla siderale di Stone. Subito parziale di 4 a 0 nel pandemonio dell’Allianz Dome, ma è sempre Pinkins a interrompere le poche fiammate locali con tiri chirurgici dai 4-5 metri; il match torna equilibrato, l’ex Mian mette una tripla dal peso specifico infinito per il 45-49. Nuovo parziale interno di 4 a 0, ci sono due occasioni per il sorpasso ma sprecate, alla terza Vildera pensa bene di materializzarlo con due liberi a gioco fermo. Si sbaglia tantissimo, partita che si fa intensa ed emozionante: 51-49 a 4 minuti dal termine. Bonus speso dalla Givova, Trieste ha un’arma in più a gioco fermo; Gaines dalla lunetta mette il +3. Ospiti non vedono più il canestro, c’è quindi la volontà di servire Pinkins in area pitturata per ricavare punti facili; time out chiamato da coach Legovich sul 54-52 a 2 minuti e 7″ dalla conclusione. Errori anche dalla lunetta, in un stillicidio di falli da ambo le parti: Gaines fa 2/2 per il +5 interno a 1 minuto e 21″ con time out coach Caja. Prosegue la “processione” dalla lunetta, ma è Deangeli dall’arco a chiudere la sfida: 64-59, un pò di pathos per il solito esiziale Pinkins, per Trieste una vittoria che è puro ossigeno.
Raffaele Baldini
Pubblicato il gennaio 8, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Givova Scafati, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0