“Air”, la storia di una visione che rivoluzionò il marketing sportivo (di Raffaele Baldini)

Fonte: Superbasket.it a cura di Raffaele Baldini

Non pensavo si riuscisse a fare un gran film sul mito di Michael Jordan senza mostrare una immagine che ritraesse il fenomeno in una schiacciata, in un “fade-away”, nel celeberrimo “The Shot”. Ero sicuro invece che l’epopea delle “Air Jordan” avrebbe emozionato chi ha vissuto da pre-adolescente un momento liturgico come il passaggio da una scarpa American-Eagle di stoffa al famoso primo prototipo denominato “Notorius” (1985 ndr.), quando Jordan divenne “Rookie of the Year”. Le sere passate a lucidare quel simulacro, era l’antesignana stregoneria di Harry Potter; con quella scarpa ti immaginavi di poter fare tutto su un campo da basket, ed è forse l’essenza di quella genialata di marketing.

“Air” è la tipica storia americana, dove c’è un guru del basket (Sonny Vaccaro ndr.) stinto e accomodato su un passato di successo, folgorato sulla via di Damasco da quel giovane del North Carolina che infila il tiro più importante delle finale NCAA. Una grande idea commerciale passa per forza di cose da una visione che solo pochi comprendono (o forse nessuno), ma c’è un stuolo di colleghi riconoscenti disposti a cavalcare la lucida follia di Vaccaro in nome del rilancio del marchio “Nike”. C’è tutto quello che non si deve fare per restare comodi su una poltrona sul proprio posto di lavoro: giocarsi “all-in” la carriera su un ragazzo di 18 anni (economie comprese), infrangere le regole circuendo i Jordan alle spalle dell’agente, c’è un discorso spiazzante, c’è un precedente sulla percentuale alle vendite richiesto e approvato dalla Nike che rivoluzionerà il marketing da lì a venire.

Nella “tipica storia americana” c’è anche una madre, Deloris Jordan, che porta i pantaloni e che probabilmente è la chiave della crescita esponenziale dell’ azienda “Jordan”, quella figura ricettiva dalla esasperata razionalità che codifica perfettamente la folle proiezione di Sonny Vaccaro. Probabilmente senza donna Deloris saremmo di fronte ad uno dei tanti “macina soldi” nell’evanescente mondo sportivo americano, una meteora “usa e getta” che appare e scompare nell’arco di qualche anno.

Al di là di tutto il film “Air” regala uno spaccato di svolta capitalistica, una rivoluzione nel mondo del marketing che ha condizionato decadi future, che ha rilanciato la Nike a vertici insospettabili, calpestando le battistrada Adidas e Converse. C’è un mondo, quello degli anni ’80, che si apprestava ad una svolta tecnologica, pronto a proiettarsi nel futuro prendendo a prestito l’iconico volo di Michael Jordan verso il canestro.

Un film concreto, uno spaccato di storia sportiva da conservare, una partita a scacchi vinta all’ultima mossa.

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Pubblicato il aprile 7, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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