Le chiavi contro Trento: come affrontare un quintetto piccolo, l’ex Grazulis e i rimbalzi offensivi
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Trento come un’opportunità, quella di archiviare (o quasi) la pratica salvezza vincendo a casa di Flaccadori e soci. Campo ostico per tradizione, squadra scorbutica da affrontare, esame di maturità.
Cinque “piccoli”, come affrontarli?
Coach Molin non ha praticamente lunghi di ruolo, essendo Atkins uno che ama gravitare lontano dal ferro. Banalmente uno potrebbe racchiudere nello sfruttamento massiccio dell’accoppiata Spencer-Terry la chiave per battere i trentini. Non è facile, perché il quintetto dinamico avversario può permettersi di cambiare su ogni “pick and roll”, disturbando eventuali giocate per i lunghi; anche perché il duo sopra citato non è capace di costruirsi tiri spalle a canestro (forse Spencer un po’). Diventa anche difficile per Spencer e Terry correre dietro difensivamente a uomini sempre in movimento. Più equilibrato l’utilizzo del singolo centro, anche se Grazulis e Crawford hanno una capacità di usare il fisico in area pitturata che potrebbe mettere in difficoltà la leggerezza di Lever e soci.
Grazulis e Crawford aghi della bilancia
Flaccadori assoluto leader, Spagnolo talento che può spaccare in due le partite, resta il fatto che l’ex Grazulis il figlio dell’arbitro Crawford sono quelli che spostano; quando loro incidono sul match, Trento porta a casa quasi sempre il referto rosa. Del resto non è una novità, il lettone l’abbiamo potuto ammirare a Trieste ed era esattamente il tipo di giocatore che vediamo oggi, indolente alle volte, ma straordinariamente utile quando è con la testa ed il fisico sul suo lavoro.
Occhio ai rimbalzi offensivi
La storia di tanti rovesci in terra trentina, pur considerando i diversi roster affrontati (ma con caratteristiche simili), ha un denominatore comune: il netto dominio avversario a rimbalzo offensivo. Tutti e cinque i giocatori hanno la tendenza a gettarsi in area, Forray compreso, pronti a lucrare su disattenzioni o superficialità giuliane nel “tagliafuori”. Partite del genere necessitano di una grande attenzione ai particolari, ogni presunzione retaggio della vittoria con la Virtus sarà punita regolarmente, inesorabilmente.
Pubblicato il aprile 8, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Dolomiti Energia Trento, Le chiavi, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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