Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

La Pallacanestro Trieste si rituffa nel campionato dopo l’infausta trasferta bolognese, affrontando la Tezenis Verona di coach Ramagli, compagine che insidia i giuliani a 22 punti (anche se i biancorossi hanno una partita in meno). Veneti che vengono da 5 vittorie su 6 incontri, sconfitti a Udine ma corsari al PalaDozza contro la Fortitudo.

Resettare Bologna

Quanto conta cancellare la brutta prestazione di Bologna? Tantissimo, forse decisivo per riprendere il cammino. La testa si è addensata di nubi che sembravano essere sparite nelle otto vittorie consecutive, hanno messo in discussione quello che si stava consolidando in seno al gruppo di coach Christian. Devono resettare i giocatori ma anche il pubblico, l’ “effetto mugugno” in caso di partenza falsa dei padroni di casa potrebbe minare la serenità lungo l’arco dei 40 minuti, con conseguenze facilmente intuibili.

Chiudere l’area

La squadra di coach Ramagli, altro allenatore di assoluta esperienza e di scaltrezza tattica, ha un impianto offensivo importante, anche discretamente lungo nel roster, anche se poco incline al gioco perimetrale, venendo meno un po’ al trend contemporaneo cestistico. Eccetto Gabe Devoe (42%) e Lorenzo Penna (51% ma non tira tanto), ci sono pochi terminali credibili da oltre l’arco. Motivo in più per chiudere l’area, intasare le linee di accesso al ferro a ottimi esecutori nel pitturato come Murphy, ma anche ad ali pericolose spalle a canestro o in penetrazione come Esposito, Udom e Gazzotti.

Non “infiammare” Devoe

Gabe Devoe è il classico americano anni ’80, cioè uomo qualitativamente superiore e incline a mettersi “in lavoro” quando il match lo richiede. Lo vedrete spesso silente ad inizio partita o quando c’è un vantaggio importante; diventa fuoco quando la squadra ha bisogno di punti, anche confezionando diversi canestri in poco tempo. Non ha particolari punti deboli, ha una parte alta del colpo robusta per reggere i contatti, può tirare in allontanamento e marcato senza patire la pressione, del resto le cifre parlano chiaro: 16.3 punti a partita, col 49% da due punti e il 42% da tre, catturando 4 rimbalzi.

Tornare a giocare a basket

Verona è la terza difesa del girone “rosso”, plastico esempio di come coach Ramagli abbia impostato il gruppo con minor talento delle altre “big” ma con tanta applicazione dei singoli. Trieste deve tornare a giocare bene, equilibrare l’attacco fra profondità e linee perimetrali, altrimenti il “tiro a segno” di Bologna rischia di apparecchiare la tavola per un successo esterno agli scaligeri.

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