Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Improba trasferta della Pallacanestro Trieste a Desio contro la forte Acqua San Bernardo Cantù, peraltro scottata dall’inopinata sconfitta contro Orzinuovi. I ragazzi di coach Christian sono chiamati ad una reazione, prima mentale che tecnica.

Fragilità mentali

Abbiamo tutti un film possibile in testa sul match contro Cantù: squadra che regge un quarto per poi sciogliersi alla distanza. Fare previsioni è sempre un’improvvida operazione, il concetto è che tutti si aspettano da parte di Deangeli e soci un’importante risposta dal punto di vista mentale, prima che tecnico/tattica. Troppo spesso, in queste ultime settimane, si è vista un’arrendevolezza alla prima spallata, cosa imperdonabile per una squadra che punta al salto di categoria. A Desio gli uomini di Christian hanno un’opportunità, peraltro senza aver nulla da perdere, visto che il quinto posto è semi-blindato.

Ritmo contro gioco ragionato

L’Acqua San Bernardo Cantù ha un roster di grande taglia fisica ed esperienza. Nel gioco a metà campo non ha rivali nella categoria, potendo disporre di quintetti con Moraschini playmaker e Burns da ala piccola. Peraltro, l’asse Hickey-Young permette anche giocate di qualità sul quarto di campo. La Pallacanestro Trieste se vuole agevolarsi il compito, deve provare a correre (??), insistendo su giocate rapide, evitando palle perse, anche perché la difesa lombarda non è sempre attentissima. Imperativo è comunque quello, per dirla “alla coach Christian”, di essere “minacciosi” nell’uno contro uno, sempre.

Anthony Hickey

Gran giocatore per la categoria. Regista compatto fisicamente, molto rapido e dalle letture perfette. La sua pallacanestro è redditizia, prova ne siano le statistiche della regular season: 18.3 punti a partita, con il 59% da due punti e il 38% da tre, a cui vanno aggiunti oltre 4 rimbalzi e partita e ben 7 assist. Insomma il classico fuoriclasse che batte la prima linea difensiva ed ha diverse soluzioni per fare male all’avversaria.

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