
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
PAGELLE TRIESTE
RUZZIER, VOTO: 7
Quando si ricorda di attaccare il proprio uomo, crea situazioni utili alla squadra, altrimenti, con il ritmo compassato, è un normalissimo ausiliario del traffico. Nel secondo tempo è glaciale nella gestione dei palloni, nelle letture, un leader. Chiude con 9 assist!
BOSSI, VOTO: 5/6
Vencato lo “bullizza” con accelerate e gioco fisico, lui risponde con una tripla a fine primo quarto. In difesa è in versione birillo, purtroppo Pepe e soci sfrecciano al doppio della velocità.
BROOKS, VOTO: 9
Alterna giocate offensive interessanti con sonnellini difensivi altrettanto importanti nel primo tempo. “Nella palude se sarva solo er coccodrillo” diceva Califano… ecco, nella palude del terzo quarto Brooks diventa il più famelico alligatore cestistico, segnando in ogni modo e contro chiunque. Finisce con 27 punti, 8/12 dal campo e 6 rimbalzi. MVP!
FILLOY, VOTO: 6/7
All’argentino viene oscurata la vallata con raddoppi puntuali ed energici sull’arco dei tre punti; segna però il colpo del KO, quella “tabellata” che sa di poesia…
REYES, VOTO: 7
Parte da leader con due triple, poi diventa il manifesto del caos tattico offensivo triestino con spazi ridottissimi e intasati dai compagni al momento di partire nell’uno contro uno. Scartando anche i suoi compagni di squadra, segna canestri impossibili, pur con qualche azione confusionaria da censurare. Rimane la sostanza di 17 punti, 3 triple e 5 rimbalzi.
MENALO, VOTO: n.g.
Due ingenuità confezionate in una azione sola “regalano” al croato una perdurante panchina. Punito più della Fiat quando costruì la “Duna”.
FERRERO, VOTO: 6
Tanto gioco sporco fra le pieghe della partita, uno scout da non guardare (a parte i 4 rimbalzi), perché non ci sono numeri a sostanziare sfumature decisive.
VILDERA, VOTO: 6/7
Sempre molto centrato, sia in fase offensiva che difensiva; forse qualche “recupero” tardivo regala punti facili a Poser. Tante, troppe disattenzioni a rimbalzo ma anche una certezza quando i minuti contano, segnando un canestro e prendendo un rimbalzo decisivi.
DEANGELI, VOTO: 6
9 minuti praticamente consumati tutti o quasi nel primo tempo. Segna una tripla, meno “urgente” nella serata in cui Kennedy fa 0 punti.
CANDUSSI, voto: 5
E’ sempre in modalità “molle antonelliana”, nel senso che non declina mai con aggressività la sua pallacanestro. Anche qui lo scout è poco indicativo, nella post-season servono giocatori duri mentalmente e fisicamente. Lo attendiamo in gara 2.
ALL. CHRISTIAN, VOTO: 7
Ottimo approccio dei suoi uomini alla partita, ovviamente grazie a medie irreali da tre punti a inizio gara. Quando calano le percentuali allora il coach statunitense ci fa vedere gli abissi tattici che manco Jaque Cousteau era in grado di regalarci. Il suo maggior merito è quello di aver gestito alla grande gli uomini nel secondo tempo, creando le condizioni per elevare la superiorità tecnica. Uomo di parola, per ora.
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