Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Il giorno più lungo, ore che non passano mai, minuti infiniti. Trieste attende La partita, quella conquistata dalla Pallacanestro Trieste con una postseason degna di nota.

Primi 5 minuti

C’è una squadra (Cantù), che ha gli anticorpi debolissimi, ricostruiti in tre giorni di applicazione professionale; dall’altra parte c’è Trieste con il testosterone alto, immersa in un clima mai vissuto (o quasi) in questa stagione. I primi cinque minuti di gara 3 saranno fondamentali per incanalare la sfida, per mortificare le velleità brianzole di provare la remuntada. Non sono e non saranno mai decisivi i primi cinque minuti, basti vedere la storia delle prime due gare, ma sono una possibile chiave per spianare la strada ai giuliani.

Il movimento e l’atipicità

Coach Cagnardi ha lavorato su cambi sistematici, con discreti dividendi, anche se per pochi minuti. Trieste ha una grande versatilità dei giocatori, soprattutto dei lunghi in grado di punire le gambe lente di Baldi Rossi o l’indolenza di Solomon Young e di Chris Burns. Ruzzier e soci quindi devono continuare a muoversi, sfruttando tutta la superficie della metà campo, con i tempi di taglio verso il canestro come quelli svizzeri di Giovanni Vildera. Di base, Reyes-Candussi-Menalo per peculiarità, sono le possibili spine nel fianco dei brianzoli.

Fermare la transizione e… Hickey

Due transizioni rapide, due arresti e tiro di Anthony Hickey, due volte l’Acqua San Bernardo Cantù va avanti nel punteggio. E’ evidente che il folletto americano è il leader offensivo dei brianzoli, è quello che riesce a trovare canestri con regolarità, difficile da marcare per velocità, fisico e talento. In generale però Trieste dovrà rompere il ritmo canturino, come ha fatto brillantemente nelle prime due sfide, a costo di spendere qualche fallo in più.

“Red wall”

Sarà l’ambiente più caldo di sempre, palazzetto gremito e carico come non mai per la “marinaresca” più impattante di sempre. L’appello a tutti i tifosi è ovviamente di vestire in rosso, di portare qualsiasi vessillo utile a rendere più colorato il Palatrieste. Per chi non avesse la fortuna di avere il tagliando del match, il maxischermo allestito al Rocco sarà un ottimo motivo per abbracciare virtualmente la Trieste sportiva, che ha proprio della cittadella di Valmaura, il suo cuore pulsante.

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