
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Un big-match inaspettato, il derby dell’Irredentismo come eccellenza nella massima serie del campionato di basket. Una serata in “prime-time” caratterizzata da un’arena piena e tantissimi tifosi provenienti dalla terra giuliana.
Le palle perse
A discapito di una classifica rimarchevole, Trento e Trieste sono le peggiori gestrici dei palloni nell’arco dei quaranta minuti, rispettivamente ultima e penultima con 16 e 15.7. Gioco forza, chi delle due riuscirà ad ottimizzare i possessi, avrà ottime speranze di portare a casa il match. Attenzione, è fisiologico che nella lettura istintiva e a rapida esecuzione offensiva, affine ad entrambe, ci sia un margine di errore elevato, però è anche vero che l’aspetto può essere limato evitando “licenze poetiche” pericolose.
Fermare la transizione e “cavallo pazzo” Pecchia
Andrea Pecchia è la forma plastica di quanto Trento ami correre sui 28 metri, anche senza un criterio logico, principalmente per creare sovrannumero e andare a canestro con soluzioni ad alta percentuale. Per Trieste i rientri tardivi possono essere sanguinosi, così come una passiva accettazione del ritmo e delle volontà altrui, come è capitato nel primo tempo del Palaverde contro Treviso, anche perché, Trento se va avanti nel punteggio, è in grado di conservarlo sino al termine della partita.
Attaccare Lamb in post basso?
L’unica soluzione centrata di coach Messina nella sfida a Trento di domenica è stata sfruttare a più riprese il mis-match di Mirotic con Lamb in post basso. Il quintetto di coach Galbiati normalmente prevede Mawugbe da “5” e Lamb da “ falso 4”, con Zukauskas ad aggirarsi sul perimetro. Provare Uthoff e Brooks spalle a canestro, isolati, per attaccare il pericolo numero uno trentino, potrebbe essere un’opzione.
Controllo dei rimbalzi
Trento domina la classifica dei rimbalzi con 43.3 carambole a partita, contro le 38.3 di Trieste (5°). Questo perché ha giocatori verticali ma soprattutto molto rapidi e sguscianti, tutti inclini ad attaccare il pitturato per garantirsi secondi e terzi possessi. Trieste dovrà essere molto concentrata nel fondamentale del “tagliafuori”, anche con gli esterni. Limare i possessi degli avversari significa concedere meno opportunità.
Ambiente
Anche in terra trentina, così come a Treviso, è prevista una massiccia presenza di supporters biancorossi. Calcolando che, a differenza del Palaverde, l’ambiente non è di norma una Santa Barbara, Valentine e soci potrebbero avere un’atmosfera calorosa e coinvolgente. Basta saperla cavalcare con giudizio…
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