
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Una sfida piuttosto intrigante, per connotati diversi, da quello che inevitabilmente riconduce all’esperienza di Corey Davis in maglia biancorossa (e tutto quello che c’è dietro), a quello ben più importanti di due punti in classifica pesantissimi in vista del rush finale verso le Final8 di Coppa Italia. L’ho da detto Jamion Christian a “Tripla de Tabela”, il roster sta tornando a pieno regime, Markel Brown proverà in settimana pronto a scendere anche se rimane il fortissimo dubbio di vederlo sul parquet. La Vanoli Cremona è una squadra da non sottovalutare, ben 5 sconfitte sono arrivate per una differenza canestri inferiore ai 6 punti, con un meritorio -6 patito (79-72) in casa della corazzata Trapani. Coach Cavina ha dimostrato di lavorare su tanti aspetti tattici difensivi, rispolverando anche difese “vintage” come la “box and one” (quattro a “zona” e uno a “uomo”), o comunque sparigliando le carte in tavola alternando “uomo” e “zona”; Ruzzier e soci dovranno essere bravi nelle letture e nella concentrazione. Per quanto riguarda i singoli, da valutare l’impatto di Davis “sotto pressione”, la certezza Payton Willis e la variabile Tariq Owens che, quando è coinvolto, può fare male nel pitturato ma anche dall’arco dei tre punti. A livello statistico si può dire che alla Vanoli potrebbe essere concesso qualche tiro da tre punti “aperto”, essendo la 13° del campionato con un modesto 33.4%, ovviamente non elargendo comode conclusioni a Tajion Jones (47.7%) e Tariq Owens (43.8%). La Pallacanestro Trieste ha il dovere di vincere la battaglia nel pitturato, alla voce rimbalzi la compagine allenata da coach Christian può vantare qualcosa come 6 rimbalzi in più di media partita (38.5 i giuliani, 32.6 i lombardi), pagando però un oggettivo scotto numerico sulla gestione dei possessi; gli uomini di coach Cavina perdono 11.7 palloni, per un rimarchevole 4° posto nella massima serie, mentre Trieste rimane desolatamente ultima con ben 15.2 persi ad allacciata di scarpe. Altro aspetto pericoloso, qualora si dovesse arrivare ad un finale “punto a punto”; Davis e soci sono discretamente glaciali dalla lunetta con il 78.4% a gioco fermo, 4° forza del campionato, mentre i biancorossi sono al 16° e ultimo posto (71.7%). Peculiarità, questa dei tiri liberi, che può e deve essere limata in proiezione, calcolando che il presunto anello debole della squadra, Jayce Johnson, ai attesta su un sufficiente 60.5%; diverso è il discorso per mani educate come Ross (68.4%), Candussi (55.6%) e Brooks (72.2%). Ovviamente l’ago della bilancia per questa prima parte della stagione della Pallacanestro Trieste rimane il discorso delle competenze disponibili; al di là degli ottimismi o delle speranze dei tifosi, è certa l’assenza di Justin Reyes e probabile quella di Markel Brown, e nell’economia della gara, sono assenze che pesano e peseranno sempre.
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