
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Colbey ROSS, voto: 7/8
Braccato da un ottimo Conti ad inizio partita, controlla sempre con dovizia professionale la pressione del pallone… producendo pochino. Gross..o terzo quarto, con tre bombe in “salsa bolognese” e parte la MarinaRoss…ca. Chiude con 20 punti, 4/6 da tre, da conservare la fresco per Venezia.
Michele RUZZIER, voto: 7
Ai margini dell’attacco biancorosso nel primo tempo, non forza nulla e non chiede palloni giocabili. Questo è il motivo per cui, la Pallacanestro Trieste si trova avanti nel punteggio dopo 20 minuti, ma senza essere sempre fluida. Una palla recuperata e una tripla nel momento complesso valgono mezzo voto solo quelle, certezza in regia.
Lodovico DEANGELI, voto: 6
Gioca minuti di qualità, lottando come sempre e infilando due liberi.
Jeffrey BROOKS, voto: 7/8
Uomo ovunque, appare e scompare con la velocità di un’apertura di supermercato a Trieste, lasciando sempre il diretto avversario a “leggere la targa”. 10 punti, 11 rimbalzi e la sensazione che se avete un problema all’auto o un cucina… lui lo risolve.
Luca CAMPOGRANDE, voto: 5
Il “gol” proprio non arriva, e per un tiratore è (quasi) l’unica cosa che conta.
Denzel VALENTINE, voto: 7/8
Prevedibile inizio da “educanda” (eccetto una palla gettata), con brani di buona difesa, segno inequivocabile che il messaggio bolognese è arrivato. Dalle sue mani nascono petali di rose per situazioni di tiro ideali (Uthoff su tutti). Il secondo tempo è talento in vetrina, canestri tutti diversi e con estro superiore. La versione buona del “chitarrista” con 19 punti e 6 assist, compreso “selfie” con la curva.
Jarrod UTHOFF, voto: 7
Sorpreso dall’essere IL terminale della squadra nel primo tempo, non si astiene dal colpire dall’arco, con alterne fortune (3/8 da tre). Meno preciso del solito al tiro (6/13 finale) ma sempre dannatamente prezioso, sempre utile in difesa, sempre “Uthoff robot”.
Jayce JOHNSON, voto: 8
Ad inizio partita sembra Bill Walton per dominanza d’area, 4 punti e 8 rimbalzi nel primo quarto dicono tutto. Copre i limiti tecnici come un riporto degli anni ’60, ma compensa con un agonismo e tempi di salto rimarchevoli. Chiude con 14 punti e 16 rimbalzi. Un totem.
Francesco CANDUSSI, voto: 5
“Candu” porta in dote ogni anno una pecca da limare: in questa stagione sono i tiri liberi. Serata comunque da dimenticare, una delle poche in cui non ha impresso il suo marchio. Può capitare.
Coach Jamion CHRISTIAN, voto: 7
Molto buona l’impostazione difensiva sui “pick and roll” di Davis con Owens, tenendo il lungo fuori dal gioco e infastidendo il “barba”. Il “Jamion della lampada” restituisce un Denzel Valentine tirato a lucido, quasi diligente. Un allenatore che ha la squadra in mano, si vede soprattutto in un momento in cui oggettivamente Brown e Reyes non possono essere considerati “mali di stagione”.
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