Ho sempre pensato che nello sport ci siano cicli, corti, medi o lunghi che sia, ma sempre con una fisiologica fine. Perché è nella natura di un progetto, addentrarsi con passione, dando tutto, fino a consumare quello per cui è nata la sinergia.

Come in tutte le logiche redazionali c’è un programma stagionale e ci sono delle scelte, la mia è quella di non condividerle. Serenamente, nel principio che ho sempre portato avanti dal 2004, da quando ho cominciato a scrivere di basket: parlo di pallacanestro alla mia maniera, senza costrizioni o ingerenze, men che meno forzando il pensiero. “Il Piccolo” mi ha permesso di essere tutto questo, lo ha fatto nel massimo rispetto della persona e del giornalista. Semplicemente è legittimo non essere allineati su una scelta redazionale, per cui ci si stringe la mano, ci si saluta e si guarda avanti.

Le mie rubriche canoniche, “le chiavi” e le “pagelle”, avranno una naturale prosecuzione sul mio blog www.cinquealto.com, contenitore che non ha mai smesso di trattare argomentazioni cestistiche. Si cambia quindi “location” ma lo spirito rimarrà inalterato, quello cioè di dar linfa a possibili dibattiti del fine settimana o del lunedì.

Rimane un condensato di emozioni e di orgoglio nell’aver rappresentato una testata così importante per la città, grazie alla “lucida follia” di Roberto Degrassi, che non smetterò mai di ringraziare. Un percorso, lo ribadisco, fatto di grande lealtà professionale, a cui sono e sarò legato. Rimango un collaboratore esterno rispettando il contratto in essere, mettendomi a disposizione per eventuali necessità di redazione.

Ringrazio anche il Direttore Fabrizio Brancoli, con il quale condivido stima reciproca, in un rapporto che non poteva che essere empatico vista la grande passione per la pallacanestro che ci accomuna.

Insomma, cambia tutto per non cambiare niente, continuerò a fare sempre quello che è un istinto vitale: seguire, scrivere e parlare di pallacanestro. Come? Alla mia maniera.

Raffaele Baldini

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