Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
LE PAGELLE
Alessandro Cittadini: voto 6/7
Falcidiato dai falli (non proprio così chiari), gioca una partita perfetta balisticamente con un 4/4 dal campo in 13 minuti. Anche nello scarso utilizzo dimostra di essere sempre sul pezzo.
Javonte Green: voto 7
Ad intermittenza, quasi svogliato in certi frangenti, gioca quando conta nel finale; 14 punti e 8 rimbalzi sono il fatturato di una serata da “umano”.
Federico Loschi: voto 6/7
Due triple dal peso specifico infinito ricacciano indietro Ravenna; quanto basta per un giocatore chiamato a fare il chirurgo.
Juan Fernandez: voto 7
Se smette di fare il “molestatore” di esterni avversari, l’argentino è il metronomo perfetto capace di pungere offensivamente: 5/6 al tiro nella serata in doppia cifra. Pochi 16 minuti per uno che ha le chiavi in mano della squadra.
Lorenzo Baldasso: voto 8
Solidissimo come non mai, sin dalle prime battute. Sprigiona una pallacanestro a tutto tondo, non limitandosi al marchio di fabbrica da oltre l’arco dei tre punti. 15 punti, 4 triple su 7 tentativi e ben 4 assist.
Giga Janelidze: voto 6
Questa volta il suo “gioco sporco” paga un prezzo alto in termini di falli; comunque 6 rimbalzi in neanche 10 minuti di partita sono un record o quasi.
Daniele Cavaliero: voto 5/6
Si vedeva che non stava bene, molto macchinoso e spento rispetto al consueto. Alla solita intraprendenza preferisce il gioco di sponda per i compagni; 2 punti alla fine per lui.
Roberto Prandin: voto 8
Un crescendo rossiniano con punte di onnipotenza sul canestro mancino da raccontare ai nipoti e la tripla che ammazza il match; 16 punti, un solo errore dal campo e 20 di valutazione.
Andrea Coronica: 6/7
Lotta, si prende una gomitata sul mento e non indietreggia; cuore di capitano con 5 punti e 2/2 dal campo.
Matteo Schina: n.e.
Matteo Da Ros: voto 7
Quando è in campo la squadra ha sempre un senso logico. Non trova continuità al tiro (2/11) ma prende 8 rimbalzi, confeziona 6 assist e subisce 6 falli. Imprescindibile.
Stefan Milic: n.e.
All. Eugenio Dalmasson: voto 8
Capisce che la pressione su Giachetti può essere il viatico alla vittoria, a costo di patire qualche problema di falli. Calibra alla perfezione i cambi dando fiducia a Loschi e Prandin, risultati poi decisivi. Sesta perla tattica.
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