Alma Trieste si sveglia tardi, la Fortitudo vince in extremis senza americani e con Amici espulso
La saga continua. Bologna e Trieste all’ennesima schermaglia in serie A2 per proiettarsi con credibili sogni nella post season. La Fortitudo ritrova Demetri McCamey e attende il playmaker e l’americano dopo la partenza di Alex Legion, l’Alma senza il faro tattico Matteo Da Ros.
Partenza con i padroni di casa in un quintetto atipico con Rosselli e Mancinelli in panchina; buon impatto della coppia americana giuliana Green-Bowers, vantaggio esterno 5-10. Daniele Cinciarini ispirato segna 7 punti in un amen, dalla parte opposta diverse triple portano sul +6 Cavaliero e soci; la Fortitudo attacca l’area pitturata con costrutto, nuovo equilibrio a quota 13 con il gioco da tre punti di Luca Gandini. Parziale aperto di 16 a 0 dei felsinei rotto da Baldasso, primo quarto dominato dagli uomini di Comuzzo: 25-15. Alma gioca con un passaggio e un tiro ed è solo un assist agli avversari che nel clima da corrida incornano a ripetizione vedendo le canotte biancorosse: 31-17. Coach Dalmasson si affida ai gladiatori di sempre Prandin e Coronica, vedendo il resto della truppa impalpabile sul parquet; 0-5 come timida reazione a 13 minuti di abulia, coach Comuzzo corre ai ripari chiamando time out. Paradossalmente l’ingresso del tridente McCamey-Rosselli-Mancinelli la “Effe” rende meno fluida la manovra offensiva e maggiormente stagnante sugli isolamenti dei singoli, Trieste riprende colore sul fallo antisportivo di Amici e il punteggio sul 35-30. Il “treccioluto” giocatore della Fortitudo perde la testa facendosi comminare un fallo tecnico, quindi espulso per regolamento; Lorendo Baldasso per il -1, c’è anche la possibile tripla del pareggio qualche azione più tardi ma alla fine si va all’intervallo con una partita totalmente aperta: 39-36.
Andrea Coronica da numero “4” su Chillo per provare a dare maggior aggressività a discapito di qualche centimetro. Il pigro Green viene tolto dal campo da coach Dalmasson dopo neanche tre minuti di terza frazione; torna ad aggredire la Fortitudo (in campo e fuori) e il break si materializza con il quintetto iniziale: 51-42. Nel coas totale del PalaDozza l’Alma si intontisce come un pugile “suonato” all’angolo, coach Dalmasson è costretto al time out. Luca Gandini domina le deboli resistenze triestine, inerzia nuovamente consolidata in casa “Effe” e terzo quarto chiuso sul 55-44. Torna il deserto offensivo biancorosso, solo un’oasi con la tripla di Loschi. Daniele Cinciarini rimette le cose a posto da oltre l’arco, leader assoluto dell’attacco bolognese, +10 nuovamente sul tabellone. C’è ancora una reazione Alma con la tripla di Cavaliero, un altro 0-5 che costringe Comuzzo ad un time out; prosegue il momento magico con schiacciata di Green e un pallone che entra ed esce dello stesso Cavaliero, Gandini ricaccia indietro il pericolo. Gran bel finale di partita, due liberi di Green regalano a Trieste l’incredibile parità a quota 62; segna Bowers il canestro del vantaggio su assist di Fernandez ma Mancinelli castiga subito dall’arco. Qualche leggerezza degli ospiti e Bologna castiga inesorabilmente: Cinciarini chiude con una zingarata e la Fortitudo vince 71-65. La storia sarà ancora molto lunga…con Treviso che arriva dalle retrovie.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)
Pubblicato il febbraio 8, 2018, in BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Fortitudo Bologna, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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