Monologo biancorosso oltre gli infortuni, vittoria con Pistoia che vale oro
Una sfida che vale 4 punti, uno scontro diretto fra due squadre che presumibilmente lotteranno per la salvezza. L’Alma Trieste sempre rabberciata viste le assenze di Walker, Sanders, Da Ros e Janelidze, affronta il fanalino di coda OriOra Pistoia di coach Ramagli.
Equilibrio nelle prime battute con il curioso insistito gioco sui lunghi di Trieste (ottimo Peric) e Pistoia a cercare i due terminali più credibili, cioè i due Johnson: 7-6. Auda sfrutta con grande intelligenza la versatilità e i chili, coadiuvato dall’atletismo di Krubally ma l’Alma mette la marcia superiore in transizione con l’ispirato esecutore Strautins: 15-12. Botta e risposta Wright-Johnson, il match risulta divertente seppur costellato da orrori tecnici, primo quarto chiuso con l’ottimo impatto di Knox e Trieste a materializzare il primo break sul 31-21. Diverse disattenzioni in area pitturata concedono conclusioni da sotto canestro a Krubally e soci, pur essendo sul +8 l’Alma non sostanzia l’inerzia e non concretizza una superiorità evidente, soprattutto negli uomini della panchina. Bastano due giocate difensive con le rotazioni puntuali, altrettante ripartenze con gas e il break è cosa fatta, 39-26 con time out immediato di coach Ramagli. Dominique Johnson fa e disfa, nel senso che il talento non gli manca ma quando diventa solismo spinto è controproducente; nuovo colpo di reni triestino e +15 sul tabellone. Hrvoje Peric porta a scuola mezza Pistoia, 14 punti e all’intervallo c’è una sola squadra in campo: 52-35.
Subito il terzo falli di Patrick Auda mette un ulteriore elemento per far deprimere l’ambiente toscano: 6 a 0 per riprendere e coach Ramagli a chiamare time out dopo neanche due minuti di partita. Non c’è più partita a livello di pathos, le due squadre vivono un patto di non belligeranza visto lo squilibrio strutturale sui 28 metri di parquet; il +24 è esplicita rappresentazione. Auda è sempre l’uomo più lucido e tecnicamente credibile di Pistoia, qualche buona soluzione personale lima leggermente il divario fra le contendenti. Il tecnico comminato a Cavaliero, con l’antisportivo del primo tempo, lo costringe a lasciare il campo per automatica espulsione; terza frazione chiusa sul 75-50. Ultimi dieci minuti per gli archivi statistici, l’OriOra Pistoia è oggettivamente una squadra allo sbando, la classica camminata nervosa di coach Ramagli sembra un ora una desolata strada a fondo cieco; incomprensibile suscettibilità della terna arbitrale sul +32 interno, tecnici come piovessero in casa giuliana a scaldare il già bollente pubblico dell’Allianz Dome. Scorrono i minuti e la sirena libera Pistoia dall’incubo: finisce 96-79Trieste vince una partita importante con un divario che è un’assicurazione per il futuro.
Raffaele Baldini
Pubblicato il novembre 4, 2018, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, OriOra Pistoia, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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