Si sono perse di vista per qualche anno, dopo aver abbracciato gli anni difficili della serie B, si ritrovano nella massima serie in una sfida che vale più di due punti: vale la consapevolezza di essere competitive, la supremazia parziale nello scontro diretto, autostima per il prosieguo. Alma Trieste con i recuperati Sanders e Da Ros e senza Walker, Trento senza il lungo Hogue.
Inizio di partita fotografia di due squadre non al meglio, gli ospiti grazie alla fisicità e tecnica di Jovanovic fanno male vicino a canestro per il vantaggio 3-7. Due triple di Cavaliero per ridare ossigeno all’Alma, dopo 4 minuti ancora alla ricerca di fluidità offensiva e credibilità difensiva; l’ennesimo canestro di Marble comodo e il vantaggio trentino sul 10-17 costringono coach Dalmasson a chiamare time out. Jovanovic è un trattato di piede perno, prima Mosley e poi Knox possono solo andare a scuola; la differenza è che per il secondo c’è una buona contropartita nella metà campo di attacco. Vola sul +9 l’Aquila, nel deserto di segnature Trieste sorride solo con l’esordio in serie A di Matteo Da Ros, primo quarto chiuso sul 15-23. Trento non segna mai da tre punti ma cattura una marea di rimbalzi più dei triestini, i secondi e terzi possessi garantiscono il vantaggio comodo ospite sul 15-26. Il rientrante Sanders sblocca da tre i suoi ma anche il pubblico dell’Allianz Dome, ma l’inerzia finisce su un appoggio sbagliato di Mosley e una tripla di Mian. Juan Fernandez “borseggiatore” recupera palloni scuotendo l’apatica versione biancorossa, un libero di Knox e Trieste è a -3. Difende molto bene la squadra di Buscaglia ma non concretizza in fase offensiva, delittuoso all’interno dell’Allianz Dome: tripla del “Lobito” Fernandez e parità a quota 33. Gomes mette la tripla che manda Trento in vantaggio alla fine del secondo quarto: 37-38.
Torna a balbettare la squadra giuliana, prevedibile in attacco e distratta in difesa, trentini sornioni e nuovamente avanti di 5 punti. Questa volta c’è reazione immediata targata Justin Knox, 5 punti di fila e sorpasso sul 46-44. Dada Pascolo si iscrive a referto dopo uno scampolo di partita giocato nel primo tempo, la tripla di Cavaliero fa venire giù il palazzo e coach Buscaglia ferma il match con l’Alma avanti 54-46. “Zona” fronte dispari per gli ospiti, la sensazione è che l’inerzia sia totalmente vestita di biancorosso e con la canotta griffata “Knox”: 60-48. La difesa è la chiave di volta per Trieste, tornata ad essere aggressiva e puntuale nelle rotazioni, terza frazione chiusa sul 60-50. Tanto caos ad inizio ultimo quarto, da una parte e dall’altra; torna anche a farsi vedere il lungo Jovanovic, colpevolmente dimenticato dai compagni. Daniele Cavaliero sente l’odore del sangue e punisce dall’arco per il nuovo +12 interno. Trento alza bandiera bianco…nera, gli ultimi tre minuti in controllo per Trieste che vince in allungo: 85-74 il finale, la coperta di Linus dell’Allianz Dome non tradisce, per la squadra di Buscaglia ancora siamo lontani dalla quadratura.
Raffaele Baldini
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