Trieste prima si cerca e poi si ritrova, un crescendo che vale la vittoria con Trento

20181117_192208_resizedSi sono perse di vista per qualche anno, dopo aver abbracciato gli anni difficili della serie B, si ritrovano nella massima serie in una sfida che vale più di due punti: vale la consapevolezza di essere competitive, la supremazia parziale nello scontro diretto, autostima per il prosieguo. Alma Trieste con i recuperati Sanders e Da Ros e senza Walker, Trento senza il lungo Hogue.

Inizio di partita fotografia di due squadre non al meglio, gli ospiti grazie alla fisicità e tecnica di Jovanovic fanno male vicino a canestro per il vantaggio 3-7. Due triple di Cavaliero per ridare ossigeno all’Alma, dopo 4 minuti ancora alla ricerca di fluidità offensiva e credibilità difensiva; l’ennesimo canestro di Marble comodo e il vantaggio trentino sul 10-17 costringono coach Dalmasson a chiamare time out. Jovanovic è un trattato di piede perno, prima Mosley e poi Knox possono solo andare a scuola; la differenza è che per il secondo c’è una buona contropartita nella metà campo di attacco. Vola sul +9 l’Aquila, nel deserto di segnature Trieste sorride solo con l’esordio in serie A di Matteo Da Ros, primo quarto chiuso sul 15-23. Trento non segna mai da tre punti ma cattura una marea di rimbalzi più dei triestini, i secondi e terzi possessi garantiscono il vantaggio comodo ospite sul 15-26. Il rientrante Sanders sblocca da tre i suoi ma anche il pubblico dell’Allianz Dome, ma l’inerzia finisce su un appoggio sbagliato di Mosley e una tripla di Mian. Juan Fernandez “borseggiatore” recupera palloni scuotendo l’apatica versione biancorossa, un libero di Knox e Trieste è a  -3. Difende molto bene la squadra di Buscaglia ma non concretizza in fase offensiva, delittuoso all’interno dell’Allianz Dome: tripla del “Lobito” Fernandez e parità a quota 33. Gomes mette la tripla che manda Trento in vantaggio alla fine del secondo quarto: 37-38.

Torna a balbettare la squadra giuliana, prevedibile in attacco e distratta in difesa, trentini sornioni e nuovamente avanti di 5 punti. Questa volta c’è reazione immediata targata Justin Knox, 5 punti di fila e sorpasso sul 46-44. Dada Pascolo si iscrive a referto dopo uno scampolo di partita giocato nel primo tempo, la tripla di Cavaliero fa venire giù il palazzo e coach Buscaglia ferma il match con l’Alma avanti 54-46. “Zona” fronte dispari per gli ospiti, la sensazione è che l’inerzia sia totalmente vestita di biancorosso e con la canotta griffata “Knox”: 60-48. La difesa è la chiave di volta per Trieste, tornata ad essere aggressiva e puntuale nelle rotazioni, terza frazione chiusa sul 60-50. Tanto caos ad inizio ultimo quarto, da una parte e dall’altra; torna anche a farsi vedere il lungo Jovanovic, colpevolmente dimenticato dai compagni. Daniele Cavaliero sente l’odore del sangue e punisce dall’arco per il nuovo +12 interno. Trento alza bandiera bianco…nera, gli ultimi tre minuti in controllo per Trieste che vince in allungo: 85-74 il finale, la coperta di Linus dell’Allianz Dome non tradisce, per la squadra di Buscaglia ancora siamo lontani dalla quadratura.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il novembre 17, 2018, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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