Gianluca Mauro: “La situazione di Cantù è complessa. Non ho ancora decifrato Walker, Green sarà sempre un piacevole rimpianto”

maxresdefault-600x381Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

L’ha comunicato in sala stampa nel post vittoria contro Trento, Gianluca Mauro tornerà più a stretto contatto con la squadra, dopo qualche mese fra acciacchi fisici e vicende aziendali di altro tipo. Primo importante passaggio quello legato alla riunione straordinaria di Lega, incentrata sulla vicenda canturina. Al di là del comunicato di prammatica, cosa pensa in merito? “Cerco di fare capire l’essenza del mio pensiero dicendo che se fossi un dirigente di Capo d’Orlando mi arrabbierei parecchio. Inutile nascondere che, al di là delle rassicurazioni di Popov su possibili imprenditori pronti a rilevare la società a 1 euro simbolico, Cantù deve trovare 2 milioni di euro per finire la stagione. In Lega non tira una buona aria, molti attaccano la gestione dei brianzoli anche come un atto di superficialità della Com.Te.C (perché non hanno rilevato anomalie a suo tempo?) e come un indiretto modo di falsare i campionati, non solo quello attuale. La realtà è che l’estromissione sarebbe probabilmente la scelta più corretta, seppur drammatica per la credibilità e il lineare svolgimento del campionato. La decisione finale spetta comunque alla Fip, non certo alla Lega.”

Trieste valuterà la strategia in itinere anche a seconda di quello che accadrà alla società brianzola?

“A parte che il nostro progetto va avanti a prescindere da condizioni esterne. E’ troppo presto per valutare una situazione che avrà come primo scoglio i pagamenti dei parametri Fip e poi ulteriori step che definiranno meglio il futuro di Cantù e della serie A.”

A proposito di decisioni: Walker infortunato e depresso, Silins non ancora convincente. Quale scenario a breve vista la scadenza del contratto del lettone?

“Non è mia natura ma devo utilizzare una risposta presa del vademecum del diplomatico sportivo: deciderà il coach sul da farsi, fino ad ora non abbiamo avuto indicazioni a riguardo. Sulla presunta depressione di Walker mi sento di dire che fra tutti gli americani con cui ho avuto a che fare, lui è il più indecifrabile; sono passato dal “rosario” friulano (metodo brusco) all’apostolico approccio da padre di famiglia (metodo morbido) ma in entrambi i casi il ragazzo non mi ha dato elementi per capire i suoi intendimenti. Insomma, non lo capisco e non posso interpretare le sue volontà.”

Molti hanno accostato il difficile inserimento di Devondrick Walker a Trieste con un sottile rimpianto per l’addio a Javonte Green: “Javonte sarà sempre un rimpianto per il sottoscritto, prima di tutto per il rapporto umano che avevamo instaurato e poi perché sappiamo il valore del giocatore. Guardavo l’Ulm contro Brescia e spiegavo a mia figlia che quell’oggetto misterioso che schiacciava la palla a canestro alla velocità della luce era quello che ammirava in maglia Alma. Hanno (lui e il procuratore ndr.) fatto la scelta giusta, la vetrina di coppa e il suo rendimento potranno schiudere una carriera da professionista importante.”

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Pubblicato il novembre 24, 2018, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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