Alma Trieste sazia, capolavoro di Brindisi all’Allianz Dome
Dalla bocca asciutta alla sbornia da vittorie in trasferta, l’Alma Trieste affronta l’Happy Casa Brindisi (senza Wes Clark) in uno momento estatico. Probabilmente l’approccio con questo bagaglio importante, fra le mura amiche di un Allianz Dome praticamente esaurito, è la variabile decisiva per un match decisivo in vista delle F8 di Firenze.
Diversi errori non provocati da ambo le parti caratterizzano l’inizio del match, Brindisi sbaglia meno e si porta avanti 2-5. Primo vantaggio interno su canestro di Peric, nella tanto amata transizione rapida triestina, mortificato dall’ottimo impatto del duo Moraschini-Gaffney. Hrvoje Peric prosegue da dove aveva terminato, un compendio di sostanza cestistica da ogni parte del campo, 8 punti per il vantaggio Alma sul 17-12. Corre Trieste, corre senza soluzione di continuità e per coach Vitucci è abbastanza, time out all’Allianz Dome già discretamente caldo. La formazione allenata da coach Dalmasson è in un periodo che viaggia con il pilota automatico, Chris Wright è il regista di un film interessante sin dalle prime scene; spettacolo per tanti, 27-16 alla fine del primo quarto. Pallacanestro troppo “pulita” per i pugliesi per affrontare la compagine giuliana, l’unico uomo a creare situazioni importanti dal palleggio è Banks; massimo sforzo ospite arrivando a -7, poi il moto perpetuo a trazione italiana in maglia biancorossa torna a macinare basket. Moraschini dall’arco riapre la sfida sul fronte numerico, Alma che gigioneggia un po’ troppo in fase offensiva e Dalmasson ferma il match sul 35-29. Wojciechowski prolunga il break a favore dei suoi, il peggio per l’Happy Casa è passato, tanto da materializzare il pareggio con il biondo lungo di Vitucci. Moraschini dalla lunetta porta Brindisi avanti, John Brown si sveglia all’improvviso e all’intervallo c’è una squadra al comando ed un’altra in totale black out: 37-47.
Ripresa delle ostilità con l’Happy Casa in totale ispirazione, sia a livello di fluidità offensiva che in produzione dei singoli; massimo vantaggio sul canestro di Chappell sul +14. Daniele Cavaliero prova con due triple a rianimare il gruppo ma Moraschini fa il fenomeno (18 pt.); sul +17 esterno coach Dalmasson chiama time out. Buona uscita di Trieste dal minuto, parziale di 4 a 0 e pubblico nuovamente nel match, tanto da costringere coach Vitucci ad un contro time out. Si ferma la verve dei padroni di casa, Brindisi è una macchina perfetta con svariati leader, da Banks a Chappell, con Brown a fare il guastatore; terza frazione chiusa con l’ennesima perla di Banks sul 54-73. Ultimi dieci minuti con un canovaccio prevedibile, Alma Trieste con tutto quello che ha (e che non ha) e Happy Casa Brindisi a dover gestire un vantaggio rassicurante; Zanelli mette una tripla di fondamentale importanza, vantaggio esterno comodo sul 62-80. Ultimi cinque minuti senza particolari scossoni, i pugliesi confezionano un colpaccio degno di questo nome, una delle pochissime squadre ad espugnare l’Allianz Dome con merito: finisce 71-92, per Trieste una sconfitta che allontana le F8 di Firenze.
Raffaele Baldini
Pubblicato il dicembre 30, 2018, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Happy Casa Brindisi, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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