Trieste difende male e si aggrappa a Fernandez, Sassari vince di squadra e spera nelle F8

imagesDinamo Sassari e Alma Trieste si giocano tutto o quasi per la qualificazione alle Final Eight di Firenze. Al PalaSerradimigni i sardi orfani di Petteway (ormai un lontano ricordo) e i giuliani con Zoran Dragic in attesa di idoneità medica.

Parte bene la squadra ospite attaccando il ferro, una schiacciata di Sanders in contropiede crea già il primo break sullo 0 a 7, con time out immediato di coach Esposito. Ottima uscita sassarese dal minuto con un contro parziale di 8-0 con sorpasso firmato da Thomas che abusa della stazza minore del diretto avversario Strautins; consueti due falli prematuri di Knox, la Dinamo gioca benissimo in attacco trovando sempre l’uomo libero pronto a castigare, 14-11 a metà frazione. Tanta pallacanestro nelle mani dei padroni di casa, la premiata ditta Thomas-Bamforth confeziona il +7 per il time out di Dalmasson. Difesa triestina spesso in ritardo, con troppi uno contro uno persi dal primo palleggio, primo quarto che esalta le doti balistiche dei sardi che chiudono avanti 24-20. Achille Polonara si auto esclude dal match per tre falli in un amen, ma Pierre è bollente con la tripla del massimo vantaggio interno sul +8; il “trattore” Wright si mette in proprio attaccando l’uomo in penetrazione, Alma nonostante tutto in scia dei padroni di casa. Dinamo Sassari a speculare sul bonus speso dagli avversari, tante gita in lunetta e vantaggio che cresce in modo incrementale: 45-33. E’ sempre la difesa a mancare nei biancorossi targati Alma, gli uomini di Esposito con il piacere di giocare assieme mandano tutti all’intervallo con un comodo 51-39.

Dilaga Sassari su una Trieste che cerca più con la foga che con il raziocinio a recuperare le idee: 55-39 con Cooley a fare la voce grossa. Botta e riposta Knox-Polonara, ma è sempre Cooley a far impallidire il reparto lunghi triestino. L’Alma confonde le mani addosso in maniera scriteriata con la difesa aggressiva, non c’è un elemento negli uomini di Dalmasson in grado di tenere il diretto avversario, il +20 Dinamo logica conseguenza. Peric e Wright da tre punti provano a rianimare il gruppo, svantaggio ridotto ma senza cambio d’inerzia; terzo quarto chiuso 76-63. Il “Lobito” Fernandez scuote a suon di triple l’Alma, -9 e primo svantaggio sotto la doppia cifra da tanto tempo. Ancora Fernandez per il -6, Trieste sceglie un ottimo momento per prendere confidenza con il canestro. L’inerzia sembra cambiare casacca, agevolata da una Dinamo in stato confusionale offensivamente (Bamforth a parte): 81-78 con l’ennesima magia dell’argentino di cui sopra. Piccolo suicidio sportivo (reiterato) di Trieste che entra in bonus a 6 minuti dal termine del match, se non sono i tiri liberi è Cooley a rimettere le cose a posto per i sardi. La benzina Alma si esaurisce nei quattro minuti finali (Fernandez a parte), Sassari vince 102-97 e ritrova due punti che significano speranza in vista delle Final Eight. Per Trieste una sconfitta preventivabile, ma ora per Firenze passa la corazzata Olimpia Milano.

Raffaele Baldini

 

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Pubblicato il gennaio 6, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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