Trieste interrompe la serie di Cantù con una grande prestazione, rilanciandosi per i playoff
Acqua San Bernardo Cantù per allungare la serie positiva, Alma Trieste per rientrare di prepotenza nel lotto delle contendenti per un posto nei playoff scudetto. A Desio ci si gioca tanto, con la sensazione che l’ansia da prestazione sia maggiormente addossata sulle spalle dei ragazzi di coach Dalmasson, consci di avere forse l’ultimo treno utile.
Concentrata Trieste, compassata Cantù, sono questi i temi di inizio partita. Il vantaggio ospite è figlio di una grande comunicazione sull’asse Dragic-Peric, assecondati da una difesa lombarda morbida: 4-11 su tripla di Sanders e time out immediato coach Brienza. Ottima uscita dal time out di Cantù, la tripla di Davis riporta a contatto le due formazioni ma soprattutto gli ospiti vedono .appesantirsi falli con due infrazioni a testa per Sanders e Peric. Difese latenti e di conseguenza attacchi comodi, match divertente a vedersi con l’Alma sempre avanti 14-22 grazie ad un Dragic a dir poco ispirato (11 pt.). Contro parziale dei padroni di casa (6-0) innescati dalle forze fresche provenienti dalla panchina, Blakes e Stone limano lo svantaggio ma il primo quarto vede sempre Trieste avanti 22-24. Tanti errori da sotto canestro inconsueti per Jefferson e soci, la verve triestina però sembra essersi spenta con gli ultimi minuti della prima frazione e vista l’obbligata panchina per Dragic e Peric. Il quintetto “di fatica” proposto da Dalmasson comunque garantisce credibilità difensiva e produzione offensiva con l’involontaria compiacenza del monodimensionale attacco canturino, aggrappato ad estemporanee soluzioni da fuori dei coloured di casa: 26-34. Solito elastico, si riavvicinano i padroni di casa ma tre triple di Fernandez li ricacciano indietro; squadre all’intervallo sul 38-48.
Ancora la premiata ditta Fernandez-Dragic confeziona il massimo vantaggio ad inizio ripresa: 40-57. Cantù non può prescindere da una difesa almeno al minimo sindacale, visto che in 24 minuti Trieste fa quello che vuole; attacchi nettamente predominanti con Zoran Dragic arrivato a 19 punti. Acqua San Bernardo e tifosi lombardi disinnescati dal gioco triestino, ad ogni accelerata di Gaines e compagni, l’Alma è brava a spezzare il ritmo con un fallo tattico. “Ventello” materializzato dal solito Dragic, il linguaggio del corpo passivo di Jefferson è il manifesto della Cantù senza energia; time out di Brienza sul 46-68. Jamarr Sanders dall’arco mortifica anche un timido tentativo di rimonta, terza frazione chiusa sul 51-71. Gaines dalla lunetta (non sempre preciso ndr.) rimpolpa il bottino di una sfida che emotivamente non c’è più; la nota positiva per i padroni di casa è l’atteggiamento volitivo dei protagonisti. Minuti che scorrono acuendo ancor più la propensione offensiva di entrambe le squadre, senza spostare di molto un vantaggio esterno sopra i venti punti: 56-77. Dilaga l’Alma trovando canestri con tutti gli effettivi, coach Brienza chiama time out per non rendere troppo pesante la punizione; a metà quarto gli ospiti sono avanti di 26 punti. Sessione di tiro da oltre l’arco non proprio esaltante per i palati fini canturini, Chris Wright rimette a posto le statistiche e Trieste avvicina i trenta punti di vantaggio. Finisce 66-88, la squadra di coach Dalmasson interrompe la serie magica canturina rilanciandosi nella lotta playoff, per i ragazzi di Brienza uno stop indolore ma che deve essere circoscritto in vista del rush finale.
Raffaele Baldini
Pubblicato il marzo 24, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Acqua San Bernardo Cantù, Alma Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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