Coronica: “Si può bissare una stagione analoga”

61171386_10219095825288367_3263482955145674752_oFonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Andrea Coronica è il sorridente capitano dell’Alma Trieste che chiude virtualmente il sipario stagionale di “Aperitivo sotto Canestro”. L’uomo più centrato per parlare di una stagione indimenticabile, vissuta fra gli entusiasmi del campo e i momenti difficili legati alla proprietà. Ultima tappa Vanoli Cremona, una serie giocata alla pari, conclusa con qualche rammarico? “Forse siamo arrivati un po’ stanchi mentalmente allo scontro incrociato, ma nutrivamo credibili aspettative di passaggio del turno, soprattutto dopo la splendida vittoria in stagione regolare. Siamo stati battuti da un’ottima squadra, con un fenomeno (Drew Crawford ndr.) che ha segnato i canestri decisivi.” La serie è stata persa in gara 1, quando si poteva fare il colpaccio in terra lombarda e ribaltare il fattore campo? “Se andiamo a sviscerare tatticamente e tecnicamente il match probabilmente si, ma non si può vivisezionare un qualcosa che accorpa più cose, più situazioni da prendere in esame.” Eppure ad un certo punto sembrava che con l’arresto del Presidente Scavone tutto tramontasse come un sogno interrotto da un brusco risveglio. Tu, da capitano, cosa hai provato ma soprattutto cosa hai detto alla squadra? “Il mio primo pensiero è stato… “orpo”. Il secondo dopo ero già in palestra con i compagni a lavorare duro per la sfida alla Vanoli. L’impressione è che non tutti avessero capito l’entità del problema, ma da subito siamo stati rassicurati e quindi non ci sono stati contraccolpi. Paradossalmente le preoccupazioni maggiori le avevano il nucleo degli italiani, chi poteva avere interessi a medio termine investendo sulla piazza di Trieste: Fernandez ha già iscritto la figlia a scuola, io e Cava da triestini neanche prendevamo in considerazione altre ipotesi, Da Ros non può stare meglio.” Il vostro rendimento ha fatto impazzire una città, un’Allianz Dome traboccante che ha pochi eguali in Italia: “posso dire che, assieme al tifo della Fortitudo Bologna, quello di Trieste è il numero uno per passione, quantità e decibel. Giocavamo alcune volte in trasferta e ci sembrava di stare a casa. Ringrazio tutta la Curva Nord per quello che ha fatto e per i chilometri percorsi, perché credetemi, è facile andare a Bologna o Brescia, ben più complesso andare a Sassari, Brindisi, Avellino pagando di tasca propria.” Il futuro è nebuloso ma c’è reale ottimismo: “in sala stampa infatti si diceva che non avremmo più visto una squadra come questa. Non sono d’accordo, con uno zoccolo duro di italiani di questo livello, con americani “rookie” affamati, si può tornare a stupire, assieme al consueto apporto del nostro sesto uomo.” Quindi capitan Coronica ai posti di comando anche la prossima stagione? “All’inizio di questo campionato Gianluca Mauro mi chiese cosa avessi voluto fare, giocare o affiancare il Prof. Paoli; io risposi senza troppe titubanze che se voleva salvarsi in serie A1 avrebbe avuto bisogno di uno come me. Lo convinsi e oggi sono pronto a giocarmi un altro anno, sempre da comprimario, ma in prima linea ad ogni allenamento.”

 

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Pubblicato il Maggio 30, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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