Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
PALLACANESTRO TRIESTE
ELMORE, VOTO: 7
Nel primo tempo sembra un uomo liberato dalle catene, si prende responsabilità e segna diversi canestri. Prosegue nella ripresa a tinte meno vive. Caro Jon, i canestri entrano ed escono, quello che conta è come scegli le conclusioni e la convinzione con cui lo fai, e con Cantù l’hai fatto in maniera brillante.
JONES, VOTO: 2
Ingresso in campo con un’indolenza inaccettabile, per 7 minuti eccessivi nel primo tempo. Torna sul parquet e tira proprio perché costretto, difende in maniera invereconda e chiude con 2 punti in 25 minuti.
JUSTICE, VOTO: 6
Approccia bene al match con buone conclusioni prese dall’arco, seppure estemporanee e fuori dai giochi. Cala come tutta la squadra nella seconda parte, pur portando in dote 17 punti e 3/4 dall’arco.
FERNANDEZ, VOTO: 5
Sotto tono fisicamente, è palese che non sta benissimo. Penetrazioni lente e tiri contrastati rendono la serata complessa. Chiude con 5 punti e 3 assist.
CAVALIERO, VOTO: 4/5
Piange il cuore per chi sa quello che il giocatore ha dentro. Purtroppo però in un gruppo poco coeso e poco talentuoso, la sua esperienza non basta.
PERIC, VOTO: 7
Straordinario primo tempo a livello offensivo, con 12 punti ed un solo errore dal campo. Coach Dalmasson lo toglie dal campo nel terzo quarto incomprensibilmente; guarda i compagni soccombere con 14 punti a referto e 4 rimbalzi.
MITCHELL, VOTO: 4
Vaga per il campo distribuendo il traffico come un vigile senza fischietto. Nel secondo tempo accenna una reazione ma è di una inconsistenza imbarazzante: 9 punti, la maggior parte a “babbo morto”, 9 rimbalzi e una difesa non pervenuta.
STRAUTINS, VOTO: 4
Fa tutto come se dovesse andare mezz’ora dopo dall’analista, in sostanza senza la totale convinzione. Chiude con 3 punti e 0/3 dal campo.
COOKE JR., VOTO: 5
Una batteria scarica, quindi un prodotto cestistico dal contributo relativissimo. Regala a Burnell una serata da raccontare ai nipotini. Qualche canestro ad alta quota per limare l’insufficienza.
DA ROS, VOTO: 5/6
Non era facile giocare dopo un “non entrato” nel match precedente e tante chiacchiere sul suo conto. Approccia con personalità che gli è propria, poi ha pochi palloni (e minuti) giocabili: chiude con 7 punti e 3/3 al tiro da due punti.
ALL. DALMASSON, VOTO: 4
Specula intelligentemente in chiave psicologica sull’orgoglio di Elmore e Da Ros che rispondono a dovere, soprattutto il primo. Rimane una squadra poco “dalmassoniana”, con una difesa inconsistente, un attacco estemporaneo (con Peric dimenticato in panchina) ed un encefalogramma piatto.
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