Prime conferme sulla serie A post “coronavirus”
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
E’ prematuro parlare di conferme a livello di società presenti nella prossima stagione di serie A; troppe le variabili sotto emergenza CoVid-19, troppi i punti interrogativi, soprattutto in merito a quello che il governo e le federazioni potranno fare per venire incontro ai club; quello che è praticamente certo sarà una lista delle contendenti a numero pari, come da volontà di Gianni Petrucci. Chi non avrà problemi a prescindere sono le “big” Milano, Bologna, Venezia e Sassari, le quali hanno già fatto sapere che le ambizioni rimarranno inalterate, crisi o non crisi.
Deciso segnale arriva da Cantù, dove il presidente Davide Merson (con l’appoggio dei 18 imprenditori del consorzio) ha ribadito che la società ha lavorato d’ anticipo, sia sul fronte sportivo che sul nuovo palazzetto: “nessuno ha paura del futuro, perché avendo programmato prima, ci faremo trovare pronti.” Più cauto il presidente di “Varese nel cuore” Alberto Castelli, chiamando all’adunata i soci (che detengono il 95% delle quote) per capire come muoversi in vista dell’ austerity post “coronavirus”: “dopo questa “strana annata” quale sarà il futuro della Pallacanestro Varese? Quali risorse avremo a disposizione per il futuro? Sono queste le vere domande che ci stiamo ponendo e sulle quali abbiamo iniziato a lavorare, confidando in una prossima ripresa. In questo momento è ancora più necessario unire le forze e lavorare tutti insieme per affrontare nel migliore dei modi uno scenario che ad oggi è difficile individuare.” Pesaro, attraverso il presidente Ario Costa, analizza serenamente la situazione: “se a causa delle note vicende ci ritroveremo salvi, rifletteremo sul futuro, che oggi è indecifrabile. Non credo che avremo problemi a chiudere il bilancio del 2019/20, poi quando ci siederemo al tavolo per valutare il futuro decideremo in funzione delle risorse disponibili. Ma A o A2 la Vuelle continuerà ad esistere.” Ci sarà nuovamente la Dè Longhi Treviso, ridimensionata ma già la lavoro per l’estensione pluriennale con il coach Massimiliano Menetti. La Germani Brescia, al centro del focolaio lombardo e traumatizzata dal momento, non spegne la volontà di ripartire più forte di prima, esplicitando attraverso il coach Vincenzo Esposito i presupposti: “quanto successo ci servirà per ripartire più strutturati. Tutti i club dovranno riorganizzarsi e il nostro non fa eccezione. Adesso c’è il tempo per colmare le lacune. Mi piacerebbe ripartire da molti dei giocatori di quest’anno, ma bisognerà capire che budget avremo, il tipo di campionato che andremo ad affrontare e se faremo ancora l’Europa.” Garanzie per il futuro anche da Reggio Emilia, con l’attuale proprietà che fa capo a Stefano Landi, rassicurante in tal senso. Forze fresche a supporto del sodalizio reggiano sono in arrivo grazie ad un ritorno di fiamma importante come quello di Alessandro Dalla Salda. Molto rumorosa la posizione di Christian Pavani e della Fortitudo Bologna, “alleata” della Virtus contro l’interruzione della stagione sportiva; i mancati introiti potrebbero pesare più di quanto si possa pensare nelle casse della “Effe”. Attendismo silenzioso per Brindisi, Cremona, Trento, Pistoia e Roma, con le ultime due maggiormente “a rischio” economico; spinta dal presidente di Sassari Stefano Sardara per riportare la “sua” Torino (club controllato al 75% dal numero uno sardo) nella massima serie.
Pubblicato il aprile 11, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag LBA, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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