Prosegue il lavoro Allianz: Konate pronto a far divertire la gente, “radio-Banks” a volume alto

L’Allianz Trieste ci dà dentro, prosegue il suo percorso lavorativo fra sedute atletiche e tecniche in vista della prossima stagione. La seduta aperta ai giornalisti è un po’ come il saggio musicale di quinta elementare, piacevole alla vista e con applausi per tutti; quadro riduttivo per avere indicazioni esaustive, ma è giusto che in questo periodo dell’anno non ci siano certezze, anche perché le certezze di agosto diventano brutte figure ad ottobre.

Indicazioni random indicano in Sagabe Konate l’indiziato numero uno per far divertire il pubblico dell’Allianz Dome: devastante nell’attacco al ferro, intenso, rapido di gambe e, cosa non trascurabile, appare a suo agio nelle letture del gioco. Se abbinerà due/tre movimenti basici offensivi con il controllo del corpaccione, ci sarà da divertirsi. Alessandro Lever dalla versione “mezzanottiana” (lungo trentino con propensione a gravitare sull’arco dei tre punti ndr.) attuale dovrà avvicinarsi più al ferro, sfruttando centimetri e tecnica balistica. Il più in forma, come era ovvio aspettarselo, è Andrejs Grazulis, tirato a lucido dopo l’esperienza con la nazionale lettone.

L’equivoco, ma anche qui siamo nell’ordine della normalità delle cose, è Corey Sanders. Il playmaker è il ruolo più difficile da metabolizzare, soprattutto nella fase iniziale delle operazioni; l’esigenza di eseguire i giochi/movimenti, il bombardamento di informazioni sul conto dei compagni e la realtà oggettivamente più competitiva di quella vissuta una stagione fa, pone l’esterno dalla Florida in stand-by valutativo. E’ veloce e ha un ottimo trattamento di palla, buona attitudine difensiva, servirà capire a “briglie sciolte” quanto sarà in grado di spezzare con regolarità la prima linea difensiva, perché questo che gli si chiede.

Una nota a parte su Adrian Banks. Vederlo giocare sul parquet già rilassa per la padronanza tecnica, stupisce moltissimo la sua presenza a bordo campo. Leader naturale, è una “radio” continuamente accesa per prodigare di consigli i compagni, per incitarli, con un sorriso per tutti. Serve come il pane un giocatore che faccia punti nei momenti asfittici di squadra ma anche un uomo in grado di comandare con personalità e decibel alti, con un linguaggio del corpo da vincente.

Siamo appena agli inizi ma le premesse sono interessanti.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il agosto 17, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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