Intanto lo sponsor è arrivato, come sempre in un oceano di silenzi e di mancate comunicazioni, ma è il primo passo verso una “redenzione economica” anelata da tempo e che potrebbe trovare compimento con l’ingresso di un fondo americano.

Non so se ha tanta attinenza, ma intanto la Pallacanestro Trieste corre ai ripari e ingaggia a sorpresa Skylar Spencer, ala forte di 206 centimetri proveniente dall’Astana. L’idea è quella di tagliare Phil Fayne, poco convincente in queste prime battute di pre-season, ma nulla è ancora certo. Spencer è un deciso upgrade per la fase difensiva, intimidatore e molto più presente a rimbalzo di Fayne; offensivamente l’arsenale rimane abbastanza povero, pur avendo un feeling particolare con il “pick and roll”; decisamente migliorabile il 33% dalla lunetta, percentuale sanguinosa per un giocatore che presumibilmente subirà tanti falli.

Questa sera vernissage della Pallacanestro Trieste all’Allianz Dome contro il Košarkarski klub Rogaška, compagine militante nella massima serie slovena, vecchia conoscenza peraltro della fase preparatoria di Trieste. Un’occasione per conoscere il nuovo roster allenato da Marco Legovich ma soprattutto vedere una delle chiavi stagionali: l’inserimento di Corey Davis nei meccanismi di squadra, la coabitazione con altri due terminali “primi violini” come Bartley e Gaines. Si potrà vedere anche il primo assaggio di gestione di Gaines con il settore esterno completo, da sesto uomo di lusso ma con licenza di colpire con ampi minutaggi.

Ovviamente tutto questo partendo dal presupposto di incrementare ancor più l’intensità difensiva, soprattutto nella prima partita, magari partendo dalla palla a due e non dal secondo o terzo quarto come a Lasko o Udine.

L’abbraccio dei tifosi è un momento sempre molto importante, perché riscalda un clima per ora freddino (reso tale anche dalla società) ma che può esplodere da un momento all’altro.

Raffaele Baldini