Tic… Tac… manca poco. Allacciate le cinture, domenica c’è Pesaro!
Ci siamo, le giornate di pioggia scandiscono i giorni che separano dalla prima di campionato. Solita adrenalina in ascesa, la sensazione che il precampionato sia un lontano ricordo quando s’accende la spia dei “2 punti che contano”. Il 30 Settembre con la festa della Curva Nord verrà consolidato il sodalizio infinito fra squadra e tifosi, poi sarà come “ogni maledetta domenica”, quella palla a due che scuote le coscienze degli appassionati.
Arriva Pesaro, una squadra come sempre rinnovata secondo dettami del timoniere di ritorno Jasmin Repesa, costruita benissimo in estate da Stefano Cioppi, con un budget limitato, al punto da considerarla una papabile per i playoff (non a caso l’allenatore ha posto quello come obiettivo ndr.). Sembra che abbiamo indovinato un americano, Kwan Cheatham, ala di grande talento che lotta contro il tempo per recuperare da una distorsione alla caviglia. Una buona spesa fatta a Venezia (Charalampopoulos e Mazzola ndr.) e un colpo nel reparto lunghi, Dejan Kravic, centro di 213 centimetri ex Virtus Bologna. L’impianto generale sembra ad immagine e somiglianza del coach, molto fisico, ruvido, forse meno votato alla corsa sui 28 metri.
Tanti a Trieste non hanno fatto finta di non sapere e di non vedere; la sfida ai marchigiani rappresenta già uno scontro importante per l’economia stagionale. Un po’ per il calendario infido delle prime giornate, un po’ perché Deangeli e soci devono costruire un’identità sulla base anche dei risultati, su certezze derivanti dal campo. Mancherà certamente Alessandro Lever, assenza non di poco conto visto che i pericoli (Cheatham, Kravic e Mazzola) arrivano proprio dal reparto lunghi, però si potrà contare su un recuperato A.J. Pacher e soprattutto su un’altra settimana di allenamento con i compagni di Skylar Spencer.
Avviso ai naviganti… se si pensa di passare una tranquilla serata in ufficio, dimenticatelo prima possibile. Le insidie che si celano dietro l’esordio casalingo, contro un’avversaria fastidiosa come la sabbia nelle mutande e con punti pesanti in palio, prefigurano una sfida contratta, al limite della bruttezza, in cui chi sbaglia meno vince.
Interessante sarà vedere la risposta dell’Allianz Dome nel momento della verità, quanto l’algido trasporto estivo venga preso a spallate dalla consueta passione giuliana per la palla a spicchi.
Tic…Tac… manca poco, allacciate le cinture!
Raffaele Baldini
Pubblicato il settembre 28, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Carpegna Prosciutto Pesaro, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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