Road to Masnago…

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Corre la settimana, si avvicina la sfida domenicale nel tempio di Masnago alla Openjobmetis Varese, rigenerata a livello societario da Luis Scola e frizzante sul parquet grazie al timoniere Matt Brase. Al 4° posto in classifica in coabitazione con Trento e Pesaro, la compagine lombarda viene da un rovescio proprio in casa dei marchigiani di coach Repesa, in un match ad alti ritmi (e segnature); percorso interrotto dopo 4 vittorie consecutive e con una tegola improvvisa rappresentata dall’infortunio di Justin Reyes. L’ala statunitense è talmente importante nello scacchiere di Brase che la società ha provato a cercare un sostituto immediato; il problema è una sentenza del BAT che congela il mercato dei varesini e che li costringe a dover pagare 100 mila euro per il serbo Milenko Topic, presente in tre partite nel 2019. Questo potrebbe accorciare una coperta non lunghissima ma di qualità, rappresentata da due eccellenze come Jaron Johnson e Markel Brown e l’argento vivo dei giovani azzurri Tomas Woldetensae e Guglielmo Caruso. C’è anche sotto canestro quel Tariq Owens, avvicinato da Trieste in estate e dalle cifre discrete ma non indimenticabili: 8 punti a partita con 4.8 rimbalzi ma il 94.1% ai tiri liberi. La squadra di coach Legovich dovrà ricompattarsi soprattutto trovando l’intensità completamente mancata contro Brindisi; a Masnago se non approcci difensivamente in maniera adeguata rischi di essere seppellito da triple e da un gioco a cento all’ora. Ci vorrà quindi applicazione ma anche tanta pazienza perché, se da un lato la compagine allenata da coach Brase fra le mura amiche è una macchina da canestri (91.6 e primi in serie A), nella “metà campo di fatica” lascia spiragli (91.2!); c’è una plastica evidenza di come contro Varese si può vincere facendo segnare un canestro in meno all’avversaria ma anche segnando un canestro in più, come fece Trento alla terza di campionato espugnando Masnago per 91-94. Un’altra considerazione vedendo il rendimento in casa di Ross e soci: le vittorie sono arrivate con un margine mai superiore ai 6 punti, segno inequivocabile che si può e si deve giocare fino al suono della sirena, perché credere in un colpaccio vuol dire anche portarli punto a punto nel finale.

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Pubblicato il dicembre 16, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. On the road again for the win sotto al sacro monte

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