Il tabù non è rotto: Trieste batte Trento sotto le volte dall’Allianz Dome
In una uggiosa e “scarica” giornata post natalizia, Trento prova a rompere il tabù dell’Allianz Dome, mentre la Pallacanestro Trieste cerca di prendersi due punti, appena scivolati di mano nel supplementare di Masnago.
Due triple per aprire il match è il messaggio che i padroni di casa mandano agli avversari: 6-4 con Grazulis che prende possesso dell’area pitturata mettendosi spalle a canestro contro il più leggero Pacher. Bartley subito in palla attacca il ferro, in generale elargisce energia sul parquet a tutto il gruppo; per contro i giuliani gettano alle ortiche alcuni pallone intestardendosi con palloni da servire in movimento a Spencer. Flaccadori è l’uomo più pericoloso dal palleggio, ospiti che rimangono in scia grazie al libero dell’ex Bayern: 12-9. Sorpasso con zingarata di Forray, come sempre i trentini lavorano ai fianchi lenti e inesorabili; i “mis-match” vengono sfruttati bene da Crawford e soci, primo quarto chiuso però con la tripla di Campogrande del 20 a 17. Quintetto italiano proposto da coach Legovich dall’attitudine difensiva, dazio da pagare in fase offensiva; la schiacciata di Udom rimette tutto in equilibrio sul 21-21. Skylar Spencer si rende utile vicino al ferro, il +4 sul tabellone e la palla recuperata di Bartley trascina tutto il Dome. Terzo fallo di Grazulis pesante, Gaines da tre punti regala il massimo vantaggio interno sul +7, limato dal solito Flaccadori. Sempre Gaines in palla nel rendersi pericoloso non solo dall’arco dei tre punti, dalla parte opposta è Atkins ad essere concreto, senza fronzoli, colpendo dalla media e sotto canestro: 37-30. “Zona” ordinata da coach Molin, i trentini sono vivi ma le squadre vanno all’intervallo con la Pallacanestro Trieste avanti 44-39.
Trieste non lucra su alcune gestioni rivedibili degli ospiti, punteggio che si muove con il contagocce; in un basket vietato ai minori i padroni di casa mantengono il vantaggio costante: 48-39 e time out coach Molin. Massimo vantaggio interno sul +11, Trento totalmente in confusione “ripigliata” da una tripla di Flaccadori. Terna arbitrale presa di mira dal pubblico del Dome, l’inerzia è a favore dei triestini ma senza il colpo del ko; torna a colpire Atkins in area pitturata, giocata da tre punti per il -7. Quarto fallo immediato per Grazulis, padroni di casa non sempre cinici ma sempre a riprendere il filo del discorso. Toto Forray da leader con due triple rimette i suoi a contatto e la terza frazione lascia il match apertissimo: 57-56. Quinto fallo di uno spento Udom, Bartley prova a caricarsi sulle spalle la squadra da capocannoniere: quattro punti consecutivi per il +5 giuliano. Infortunio occorso a Forray per un colpo doloroso al ginocchio, il match si fa prevedibilmente fisico; Crawford da tre punti materializza fantasmi già visti con Brescia, 63-59 a 6 minuti dal termine. Bartley ancora senza paura dai cinque metri per il +8 interno, ma Crawford è caldissimo dall’arco. Michele Ruzzier predica pallacanestro in regia, Spencer ringrazia e il vantaggio rimane costante: 70-62. Trento non sbaglia più da fuori, Flaccadori è a tratti immarcabile e in un amen la partita si riapre, per un parziale aperto di 0 a 5, con 2 minuti e 28″ da giocare. Quinto fallo di Grazulis tutto da interpretare, il match è una battaglia con ingenuità diffuse da ambo le parti; Atkins dalla lunetta fa 1/2, nell’azione successiva Davis spegne sul ferro il tiro ma Atkins vede uscire il tiro da tre punti di un niente: 71-68 e la partita finisce qui. Per gli archivi il tabellone segna 74-68, la Pallacanestro Trieste conquista due punti di platino, per Trento passo falso indolore.
Raffaele Baldini
Pubblicato il dicembre 26, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Dolomiti Energia Trento, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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