Verona scava il break dall’arco, Trieste affannata e poco lucida cede al Forum
Sfida dall’altissimo peso specifico in chiave salvezza, due formazioni, Verona e Trieste, discretamente in salute dopo gli ultimi successi stagionali di fine anno contro rispettivamente Napoli e Trento. Formazioni al completo e tifoserie storicamente gemellate a scambiarsi saluti prima della palla a due.
Distratta difensivamente la squadra allenata da coach Legovich, viatico al vantaggio scaligero con la consueta verve degli esterni Cappelletti e Anderson:11-4 dopo tre minuti di partita. Gaines con cinque punti consecutivi si carica sulle spalle il gruppo per limare lo svantaggio. “Sparatoria” dall’arco per un match avulso da qualsiasi preoccupazione o tensione da punti in palio, Smith e Spencer poi si dilettano in affondate senza contrasto: 17-14. Difese oggettivamente rimaste negli spogliatoi, Spencer ancora con la schiacciata del primo vantaggio esterno sul 17-18 ribadendo a canestro un errore di Gaines. Taylor Smith è l’uomo più centrato nello scacchiere tattico di coach Ramagli, bravissimo ad aspettare la palla lungo la linea di fondo per arrivare al ferro; prima frazione chiusa con una “preghiera” esaudita di Ruzzier dall’arco e il 23 a 25 sul tabellone. Pessime versioni difensive da ambo le parti, attacchi a banchettare, soprattutto i lunghi in area pitturata; tanta confusione sul parquet e match che rimane in equilibrio, 28-29. Impatto importante di Casarin sulla partita, dominando fisicamente Ruzzier; ospiti però più puntuali con il duo italiano Lever-Vildera e sul 31-34 coach Ramagli ferma la partita chiamando time-out. Campogrande “vede la luce” con due triple siderali, per contro c’è un Bartley abulico e impreciso; fiammate senza determinare una inerzia decisa, Cappelletti dai quattro metri impatta il match a quota 37. Scendono le percentuali al tiro, qualche ruvidità in più nei contatti fisici e squadre all’intervallo con l’allungo scaligero chiuso sul 47-42.
Subito parziale di 0-5 per gli ospiti, interrotto dalla tripla di Anderson; Pallacanestro Trieste però tremendamente farraginosa in alcune gestioni dei palloni, viatico a contropiedi comodi di Cappelletti e soci. Davis in versione guardia e quindi attaccante, dalla parte opposta momento verticale di Johnson che scatena l’entusiasmo del Forum: 59-54. Massimo vantaggio interno sul +9, figlio dell’ennesima distrazione difensiva dei giuliani; time out coach Legovich. Basket totalmente istintivo sui 28 metri, con un evidente vantaggio a favore dei gialloblu di casa; Sanders e Holman con 7 punti consecutivi regalano il +14 a Verona. “Zona” ordinata da Legovich per chiudere il terzo quarto con leggero riavvicinamento dei giuliani sul 74-66. Tantissimi contatti in area pitturata, ne fa le spese Campogrande con un naso sanguinante e fuori dal match, mentre prosegue l’ispirazione balistica dei padroni di casa con Bortolani per il vantaggio costante sopra la doppia cifra. Trieste si avvicina con diverse gite in lunetta per Bartley e soci, ma quello che manca è una fluidità offensiva; infatti è un canestro clamoroso dall’angolo di Bartley ad avvicinare a 8 punti i suoi (81-73). Rallenta un pò la macchina offensiva la Tezenis, implosa in un attacco più attento a far scorrere i minuti che a “uccidere” la sfida: 81-76 a 4 minuti dal termine. Spencer affonda il pallone del -3 sul delizioso pallone di Davis, coach Ramagli chiama time out e il Forum vede fantasmi del recente passato. Padroni di casa che prendono fiato dalla lunetta, quanto basta per portare al successo la Tezenis davanti al proprio pubblico: finisce 88-81, veneti si prendono due punti pesanti in ottica salvezza contro una diretta rivale, Pallacanestro Trieste con lo sguardo alla sfida con Scafati.
Raffaele Baldini
Pubblicato il gennaio 2, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini, Tezenis Verona. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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