Le chiavi contro i primi della classe: approccio mentale giusto, occhio alla truppa italiana. Che contributo di Stumbris?
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Una sfida da far tremare i polsi, un nobilissimo incrocio fra Trieste e Bologna che prescinde da budget e obiettivi diametralmente opposti. L’Allianz Dome (previsto pieno e caldo ndr.) si appresta a vivere altri 40 minuti per capire se il gruppo di coach Legovich è uscito dalla crisi delle ultime settimane, magari con l’aiuto di Roberts Stumbris.
La Bologna degli italiani
La Segafredo potrebbe scendere al Dome senza Teodosic, Pajola, Cordinier, Abass e (forse) Jaiteh. Ovviamente non sposta di una virgola il valore di un gruppo che ha 14 giocatori di altissimo livello. Nel campionato italiano le vittorie felsinee sono state caratterizzate da una matrice tricolore: Nico Mannion e Marco Belinelli soprattutto hanno sfoderato prestazioni clamorose, il primo grazie ad un minutaggio nettamente diverso da quello in Eurolega, il secondo perché naturalmente un fenomeno. Attenzione quindi, i sopra citati hanno classe ma anche tanta voglia di dimostrare.
Cosa può dare Stumbris?
Il lettone Roberts Stumbris è appena arrivato a Trieste e non conosce neanche la strada per il Dome. Pretendere da lui nella sfida ai primi della classe un alto grado di decisività, sarebbe ingiusto. Le sue peculiarità rendono sicuramente il gruppo triestino più equilibrato rispetto a quello con Jalen Hudson; è un’ala vera, capace di “aprire la scatola” dall’arco dei tre punti ma anche di avvicinarsi fisicamente al ferro. Stumbris è il legante fra il reparto esterni e quello dei lunghi, inoltre può marcare giocatori come Lundberg, Belinelli o Ojeleye.
Conta l’approccio mentale
Domenica pomeriggio non è il risultato sul tabellone al termine dei 40 minuti a fare giurisprudenza, bensì l’approccio che Deangeli e soci metteranno dalla palla a due. I tifosi attendono un messaggio forte per il rush finale, quella presa di coscienza di entrare in una battaglia sportiva che non ammette superficialità o debolezze. Tutte le contendenti alla lotta per la salvezza stanno dimostrando di essere allineati a quella modalità, ora tocca a Trieste, prima che sia troppo tardi.
Pubblicato il aprile 2, 2023, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Le chiavi, Pallacanestro Trieste, Raffaele Baldini, Segafredo Bologna. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Milos pajola cordinier jateh facevano 20 minuti a testa scorsa finale scudetto!
Poi per carita Cristiano da segnare in elevazione stratosferica inverno 2021 osannato da tutto il mondo mesi dopo da chiunque ritenuto scartino a fine carriera…
Con virtus cosi debilitata vinciamoooooooooooooo