Prova di forza Alma Trieste, espugna il PalaCarrara e mette nei guai Pistoia
Tanti, forse troppi giorni senza il “sacro fuoco” delle partite che contano, Pistoia e Trieste si giocano un’importante fetta stagionale, chi per salvarsi e chi per provare a raggiungere i playoff. La squadra toscana torna sul parquet con una versione rinnovata, Odum, Mitchell e Crosariol le pedine per provare a risalire la china, la compagine giuliana con roster immutato e tutti gli effettivi a disposizione.
Il lungo Auda traduce una prima chiave tattica del match, cioè l’attacco dell’area pitturata ospite; 4 punti dell’ex Avellino, Pistoia avanti 9-2 e time out immediato di coach Dalmasson. Contro mossa Alma con il doppio centro (Mosley-Knox), ma la rimonta è figlia di due triple consecutive griffate Wright-Dragic. Auda (6 punti e 3 rimbalzi)continua ad abusare di Knox sotto canestro, dalla parte opposta è sempre Dragic a prendersi carico di tutto l’attacco triestino: 16-14. Tony Mitchell non ci mette molto a scaldare il PalaCarrara con le consuete “zingarate” fuori dagli schemi: 7 punti per l’americano e OriOra sempre avanti. Impatta Trieste con cinque punti consecutivi di Peric, prima frazione chiusa con vantaggio esterno firmato Sanders: 22-24. L’attacco di Pistoia è “Mitchell-dipendente”, anche a livello di costruzione di gioco, situazione che agevola la difesa Alma (pur con qualche fallo a carico). L’implosione offensiva degli uomini di Ramagli non crea danni eccessivi per i toscani, sotto di soli due punti e con bonus avversario speso dopo neanche tre minuti di seconda frazione. Fase della partita con tanti errori, anche non provocati, c’è bisogno della classe di Peric per muovere il punteggio in casa Alma per il massimo vantaggio 26-32. Tanta ruggine per Odum a livello balistico, Pistoia raccatta dalla lunetta punti importanti, Trieste non è cinica nell’affondare il coltello in una piaga difensiva toscana evidente; squadre all’intervallo sul 36-40.
Krubally non si vede ma si sente, 7 punti e 7 rimbalzi per l’uomo di sostanza in casa OriOra; dalla parte opposta Knox fa il bello e il cattivo tempo, con Wright a mettere d’accordo tutti. Massimo vantaggio con canestro facile di Dragic, +8 esterno e coach Ramagli rifugiato nel time out. Sanders da tre punti per il vantaggio in doppia cifra, Pistoia troppo prevedile offensivamente con soluzioni figlie di isolamenti dei soliti noti e con una difesa non adeguata. Si rivede Peak dopo un primo tempo silente (15 pt.), Trieste perde palloni sanguinosi e il vantaggio si riduce a soli 6 punti. Mitchell inventa un canestro ma dalla parte opposta c’è sempre Wright a spegnere gli ardori dei toscani: 53-61. Colpo su colpo, si sveglia il match grazie anche ad un Peric che deraglia inopinatamente, terzo quarto chiuso con inerzia ai padroni di casa: 61-65. Due triple di clamorosa difficoltà insaccate da Cavaliero riportano ossigeno agli ospiti, spinti all’inferno da Peric con un bis dall’arco. Le due contendenti si sfidano a suon di triple, Mitchell un uomo solo (troppo solo) al comando per l’OriOra Pistoia, ma è sempre la difesa dei padroni di casa a fare acqua da tutte le parti. Vola l’Alma sulle ali del proprio attacco e dall’intimidazione d’area di Mosley; finisce 77-90, Trieste si toglie il pensiero salvezza e guarda con ottimismo alla post season, per Pistoia c’è ancora tanto da lavorare.
Raffaele Baldini
Pubblicato il marzo 3, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, OriOra Pistoia, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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