La peggior Trieste della stagione esalta l’invincibile armada del Poz

20190505_204314Quaranta minuti nella bolgia dell’Allianz Dome, Alma Trieste e Banco Sardegna Sassari a cospetto con due pesantissimi punti in palio in ottica playoff. Dinamo con la forza alle spalle di una coppa in bacheca, giuliani con la spinta di una Bora che soffia a 100 km/h in città ma soprattutto con una città nuovamente rapita dal basket.

Monotematico diktat di coach Pozzecco per i suoi, servizio spalle a canestro a Pierre e soci, sfruttando quelli che possono essere mis-match a livello di tonnellaggio: 2-6 per cominciare la sfida. Parziale di 5-0 per il primo vantaggio interno, breve sussulto prima dell’efficacissima macchina offensiva dei mezzi lunghi sardi. Dragic si porta dietro gli inconsueti errori da sotto di Brindisi, l’Alma spreca qualche occasione di troppo e sul 9-14 coach Dalmasson ferma il match. Carter da tre punti pet il massimo vantaggio esterno sul +8, Sassari gioca con la serenità di chi è un momento estatico; decisamente il primo quarto migliore giocato da un’avversaria di Trieste in questa stagione, chiuso sul 13-23. Subito 7 a 0 di parziale con tripla di Sanders, l’Allianz Dome entra definitivamente in partita e coach Pozzecco stempera il clima chiamando time out. Thomas nell’uno contro uno non ha credibili avversari, troppo rapido e tecnico; l’inerzia isolana del primo periodo sembra smorzarsi inesorabilmente con il rientro triestino, 27-28 con tripla di Cavaliero. Thomas sale in cattedra, quattro punti e nuovo allungo ospite con parziale di 0-10; Dragic ferma l’emorragia dall’arco, 6500 persone se la prendono con la terna arbitrale ma la Dinamo comanda sempre 34-40. Jack Cooley è tanto brutto a vedersi quanto straordinariamente efficace con un’essenzialità cestistica anni ’80; ad ogni scossa dei padroni di casa c’è un castigo ospite. Squadre all’intervallo con Strautins a limare lo svantaggio con due triple, ma un primo tempo di grandissima personalità dei sardi: 41-47.

Sassari parte concentrata in difesa e propizia subito un mini parziale, agevolato dalla più distratta Alma Trieste dell’anno. Tre minuti di totale abulia per Dragic e soci, e la Dinamo torna comoda avanti 41-53. Quasi cinque minuti senza segnare, Dalmasson cambia gli effettivi nel tentativo di rianimare la truppa; ospiti non vanno per la giugulare ma i biancorossi di casa non segnano mai. Match che si fa bruttino, “gol” di Mosley in schiacciata, un tecnico a Peric fa infuriare il palazzo (con deprecabile lancio di oggetti); vantaggio ospite che si dilata sul +18, Dalmasson chiama time out ma i buoi sembrano essere scappati dalla stalla. Si chiude il terzo quarto con Trieste che segna 5 punti e la Dinamo a comandare 46-69. Ultimi dieci minuti iniziati come una sorta di “garbage time” prolungato, con  i sardi a spartirsi gli onori per una prestazione a dir poco convincente; il divario si fa imbarazzante, sul 50-79 Dalmasson chiama time out. Canta il pubblico di Trieste soddisfatto comunque, i giocatori sul parquet invece sembrano tramortiti da una partita importante mancata così sonoramente; Sassari invece si gode una passerella meritatissima, per una vittoria che vale doppio soprattutto per Gianmarco Pozzecco. Finisce 65-86, applausi per vincitori e vinti, la sensazione che l’Alma abbia perso una grande occasione e che la Dinamo sia una papabile per la vittoria finale.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il Maggio 5, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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