Ed oggi test di lusso con la Dè Longhi Treviso

DSC_9558Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

La Dè Longhi Treviso al primo test diretto di precampionato da quando è tornata nella massima serie. Sembra passato un secolo da quel secco 3 a 0 con cui l’Alma Trieste liquidava la compagine allenata da coach Pillastrini nella semifinale promozione di serie A2. Ora il timoniere dei lagunari è Massimiliano Menetti, allenatore cresciuto a Reggio Emilia, con le idee ben chiare rispetto all’obiettivo minimo da raggiungere:  “Torno ai racconti degli scalatori, che pur di salire in vetta sanno bene di rischiare la vita. Quel che voglio dire è che Treviso deve mettere in preventivo che potrebbe non farcela; in questo modo si alza la soglia di attenzione. Mai pensare che la salvezza sia dietro l’angolo”. La realtà è forse un pò diversa, nel senso che i veneti hanno costruito una squadra di buon livello, confermando il “professor” David Logan, il lungo della Nazionale Amedeo Tessitori (assente per ovvie ragioni) e rinforzando il roster con le competenze del ben conosciuto Jordan Parks, del talento Aleksej Nikolic e di Isaac Fotu. Avrebbe anche potuto godere dei servigi di un cannoniere puro come Elston Turner, se non fosse che la luna di miele lo ha portato a Treviso “leggermente” in sovrappeso. In regia Alksej Nikolic arriva dopo il repentino addio di Chris Wright, ex Trieste, talentuoso ventiquattrenne ex Partizan, complemento ideale all’estro di Logan: “Sono un play che ama far giocare i compagni – la sua auto-presentazione – un po’ meno combo guard se vogliamo sottolineare questo aspetto, ma se c’è da tirare non mi tiro indietro.” Su Jordan Parks c’è poco da scoprire, viene da una splendida stagione a Capo d’Orlando (23 punti a partita e quasi 8 rimbalzi), deciso a misurarsi al massimo livello italiano. Essendo più un numero “4” avrà qualche difficoltà a reggere l’urto fisico, ma potrà sfruttare il suo dinamismo e la verticalità per mettere in difficoltà i più lenti avversari. L’oggetto misterioso per la prossima stagione sarà sicuramente l’esotico neozelandese Isaac Fotu, 203 centimetri proveniente dall’Ulm (Germania), con cifre di tutto rispetto: 14.1 punti per partita e 5 rimbalzi con il 65% al tiro da due punti. Un guerriero, come da estrazione territoriale, quelli di taglia piccola ma che sanno usare bene i gomiti. Completano il roster uno stuolo di italiani di assoluta affidabilità, pur nell’arduo compito di confermarsi al piano superiore: Matteo Imbrò, Lorenzo Uglietti, Davide Alviti, Luca Severini, Matteo Chillo.

 

Raffaele Baldini

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Pubblicato il agosto 23, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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