Arrivato “Marciano” Hickman, il cestista dai KO
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Ricky Hickman alla corte dell’Allianz Trieste. Al di là delle logiche cautele riferite allo stato di forma, l’americano è un top player europeo di qualità. Investito dalla nascita quale leader sportivo, il soprannome “Marciano” deriva dall’idolatria del padre verso Rocky Marciano, Ricky (anche il nome non è un caso), è stato protagonista di annate importanti e in club di altissimo lignaggio, dal Fenerbahce al Maccabi, dall’Olimpia Milano al Bamberg. “Pugile cestistico che anche nei momenti complicati, chiuso in un angolo, sa sempre come e quando sferrare il colpo del KO” è la miglior descrizione cucita per il playmaker della Carolina del Nord. Perfetto quindi rappresentante di una squadra che deve salvarsi, che ha bisogno di una guida illuminata e di personalità. L’ex compagno di squadra Tyrese Rice, un altro che di leadership se ne intende, parla così: “Hickman al Maccabi era il nostro punto di riferimento, l’uomo da coinvolgere a tutti i costi nel gioco offensivo. E’ lui a fare le giocate pesanti, quelle dove la responsabilità ad alcuni può essere un fardello troppo pesante da portare appresso.” L’esperienza milanese non è stata brillante, anche causa infortunio, ma l’ex Trieste Carlo Fabbricatore ha individuato caratteristiche ideali per l’Allianz: “può spaccare le partite in due, straordinario esterno da transizioni con contropiedi secondari, in grado di superare facilmente la prima linea difensiva regalando tiri comodi, e con tempo a disposizione, a Fernandez o Peric. In abbinata con un rimbalzista/contropiedista come Deron Washington può dare grossi dividendi, sia in termini di punti che di gestione del gioco di squadra. E’ un playmaker di stampo moderno, non clamoroso nella visione di gioco ma capace di avere ritmo, pericolosità e leadership. I tifosi di Trieste devono scordarsi l’uomo che praticamente da solo regalò l’Eurolega al Maccabi, ma possono lustrarsi gli occhi su chi in un club di fascia media può dettare legge. Inoltre possono guardare con fiducia ad un elemento che può elevare qualitativamente il livello della squadra.”Anche lo stesso coach Andrea Trinchieri, suo allenatore al Brose Bamberg (dove ha giocato 44 partite in un biennio), pur avendolo avuto a mezzo servizio per l’infortunio noto, ha rimarcato l’assoluto valore del giocatore sostenendo che “ha tantissima pallacanestro nelle mani.”
Pubblicato il gennaio 11, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Raffaele Baldini, Ricky Hickman. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0