Petrucci-Gandini-Basciano, il triumvirato per far ripartire il basket

20200307_184704Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Il triumvirato al vertice della pallacanestro nazionale si esprime sull’attuale momento di crisi, fra eventualità (remote) di ripresa e gestione del futuro prossimo.

Le parole del Presidente Fip Giovanni Petrucci sono quanto mai lapidarie sul futuro del basket nella massima serie: «Ho perso il conto di quanti hanno lasciato l’Italia per fare ritorno negli Stati Uniti. E poi i palazzetti: giocare al chiuso d’estate. Come si potrebbe garantire una stagione equa con molte squadre rimaste senza i giocatori più forti? E immaginate se si ripresenta un solo caso di “coronavirus” all’interno dello spogliatoio? Aspetto quello che mi dirà la Lega. È il passaggio fondamentale e deve ovviamente avvenire in tempi brevi»

Dal canto suo il Presidente di Lega Umberto Gandini, insediato da poco e praticamente subito entrato nella modalità CoVid-19 relazionandosi in video-conferenza con i presidenti dei club, ha rilasciato dichiarazioni a tutto tondo, prima sostanziare linee programmatiche dopo la “dead-line” del 10 Aprile:

“Sto gestendo un’emergenza inaspettata, imprevedibile e imprevista, cercando di fare al meglio quello che puoi fare in queste circostanze. L’obiettivo primario resta quello di tutelare la salute di tutti quelli che sono toccati dalla nostra disciplina: dipendenti della Lega, delle singole società, atleti, allenatori, arbitri, collaboratori, chiunque è parte del mondo basket. Quello che troveremo quando riprenderemo una vita normale, per gradi, per settori e addirittura per regioni, come qualcuno sta pianificando, avrà un impatto pesantissimo su tutte le attività. Non ci saranno attività privilegiate: dovremo tutti fronteggiare la crisi. Crisi intesa come cambiamento e cambiamento spesso ha una commutazione negativa. Nulla sarà come prima ma non necessariamente peggio. C’è la possibilità di migliorare alcune cose, imparare dagli errori passati approfittando di questo periodo di riflessione. Se da un lato abbiamo paura e un sentimento di panico e incertezza, dall’altro stiamo avendo la possibilità di riflettere e di ragionare per cercare di capire quali siano effettivamente le priorità. La cosa più facile sia mettere al centro le persone”.

E sul futuro possibile, alla ripresa delle ostilità: “Probabilmente si riprenderà giocando a porte chiuse, applicare normative che cercheranno di impedire la ripresa del contagio. Ci saranno tutta una serie di variabili che porteranno conseguenze.”

Gli fa eco il Presidente LNP Pietro Basciano, solidale nell’anteporre un intento comune rispetto alle esigenze di categoria:“Siamo sinergici con Petrucci e Gandini, evitiamo qualsiasi polemica nel principio propositivo di guardare avanti. Che l’emergenza diventi un’occasione, in nome della solidità economica e della unità d’intenti.”

Un futuro che potrebbe essere quello di un semi-professionismo allargato a serie A, A2 e A1 femminile: “E’ una soluzione percorribile, quella che da maggiori garanzie, purchè parta da una detassazione importante afferita ai club. Per quanto riguarda le formule, si parla in A2 per esempio di conferenze all’americana, ma penso che come strutturare i campionati sarà l’ultimo dei problemi. Dobbiamo capire l’onda lunga del “coronavirus” come cambierà i nostri usi e costumi, come inciderà sulla vita di tutti i giorni, dalla questione finanziaria a quella del comune relazionarsi. Lo scopriremo fra qualche penso, da lì si potrà ripartire.”

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Pubblicato il aprile 6, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.

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