Varese viva e orgogliosa, Trieste sparagnina: torna alla vittoria l’Allianz
Finalmente l’Openjobmetis Varese torna in campo, con sette titolari e una condizione tutta da scoprire, contro un’Allianz Trieste scottata dall’ultima lezione casalinga imposta dalla Dinamo Sassari. Tante variabili impazzite quindi, con l’aggiunta di un derby lombardo contro Cantù (domenica ndr.) delicatissimo da gestire per Scola e soci.
Prevedibile “zona” ordinata da coach Bulleri per “provocare” al tiro Trieste ma soprattutto per gestire da subito le energie; la squadra di casa cerca di mettere in partita dal primo possesso Myke Henry, osservato speciale per ultime prestazioni poco convincenti. Buon impatto offensivo di Ruzzier con l’accondiscendente difesa giuliana, 4-9 ospite. Luis Scola può avere anche tutte le patologie del mondo che sarà sempre dominante con una palla a spicchi; Da Ros con sette punti consecutivi prova a scuotere i compagni, ma Varese è calda e concentrata, 14-16. Sorpasso con Fernandez dall’arco, prima vera spallata triestina con break di 9 a 0 e time out immediato chiamato da Bulleri. Inerzia decisa che spinge alle spalle degli uomini i Dalmasson, con l’Openjobmetis aggrappata alla vivacità in regia di Ruzzier; primo quarto chiuso sul canestro di Laquintana sulla sirena, 28-20. Varese sfrutta la gioventù acerba di Virgilio e Librizzi, necessità fatta a virtù per giocatori da centellinare nell’arco dei quaranta minuti; Alviti preciso da tre punti, Doyle pure e il vantaggio interno si dilata sulla doppia cifra. Oggettivamente il match non trasmette il sacro fuoco di una solenne battaglia “do or die”; attacchi accomodati dalle difese si esprimono al meglio muovendo il punteggio: 45-31 con Doyle protagonista. Sostanzialmente la partita diventa surreale, con Scola a colpire la difesa giuliana in contropiede (!) e l’Allianz a cercare soluzioni facili ma senza brillare di precisione: 46-36. Varese è orgogliosa e per nulla arrendevole, Strautins da ex prova a far male vicino a canestro e Ruzzier battendo sul primo passo Fernandez; squadre all’intervallo sul 54-47.
Sparatoria dall’arco per i padroni di casa alla ripresa delle ostilità, assist involontario agli ospiti per farli restare in partita; l’ennesimo canestro di Strautins per il -3. Matteo Da Ros, come ad inizio partita, mette una pezza da 5 punti, peraltro con soluzioni fuori dai giochi. La macchina offensiva giuliana torna a produrre, creando un break deciso: 65-54. Arturs Strautins continua il martellamento al canestro triestino (19 pt.), decisa risposta da ex avvelenato; quella che rimane una costante invece è l’impalpabile presenza di Morse. Maggior presenza mentale negli uomini di Bulleri rispetto a quelli di Dalmasson, 68-62 e la sensazione che la fine del match sia ancora lontana. Fine terza frazione sul 71-64. Davide Alviti è l’assicurazione offensiva di Trieste, cinque punti e nuova spallata agli avversari, parziale di 5 a 0 e time out immediato di coach Bulleri. Luis Scola palesa stanchezza ed è più che una bandiera bianca issata; le triple di Alviti e il +17 sul tabellone mandano i titoli di coda virtuali al match. Divario che diventa ingeneroso per i lombardi, i quali dimostrano di poter essere credibili nel derby contro Cantù, pur con tutti i limito del caso. Finisce 108-83, torna alla vittoria l’Allianz, senza far nulla di trascendentale, soprattutto torna un sesto posto in coabitazione con Pesaro di assoluta importanza.
Raffaele Baldini
Pubblicato il gennaio 27, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Openjobmetis Varese, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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