Le chiavi contro Reggio: squadra lunga ma con doppioni, la forma di Grazulis e il duo Sims-Baldi Rossi
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Un’altra partita dall’alto peso specifico ai fini della classifica. L’Allianz Trieste affronta la Unahotels di Reggio Emilia per cercare di guadagnarsi quel metro in più in vista del rush finale, ben sapendo che i padroni di casa hanno il fiato sul collo di Cantù e Varese, e la posizione di coach Martino in bilico.
Quei “doppioni” difficili da gestire
Reggio Emilia ha cambiato faccia diverse volte, cercando di tamponare lacune tecniche e comportamentali degli attori protagonisti. Ora Antimo Martino ha tanti “doppioni” complessi da abbinare, per caratteristiche tecniche: Elegar o Sims, Lemar o Taylor, Kyzlink o Koponen. Non solo, anche diverse condizioni di forma dei singoli mettono un tarlo enorme nelle teste dello staff tecnico; Sims e Koponen non sono ancora brillanti, Kyzlink nel rimpasto d’organico sembra aver perso lucentezza. Trieste dovrà essere brava a speculare su questa complessa “anarchia gerarchica”, inevitabilmente foriera di momenti molto positivi abbinati a pause pericolose (vedi finale con sconfitta a Treviso).
Come sta Grazulis?
Mai come in queste settimane, con punte esagerate durante le sfide con Brindisi e Brescia, Andrejs Grazulis avrà sentito fischiare le proprie orecchie. La sua assenza è stata “ingombrante”, un vuoto tecnico e fisico che ha un po’ messo a nudo alcuni limiti della squadra, soprattutto nella difesa sulle ali forti e a rimbalzo. Ora l’interrogativo è rivolto alla condizione del lettone; non tanto sul muoversi nei 28 metri di parquet, quanto sull’aver metabolizzato i ritmi partita e i contatti. Nel caso di un approccio decente alla partita, Grazulis potrebbe essere il valore aggiunto mancato nelle ultime settimane.
Chi marca Henry?
Non c’è un uomo in casa Reggiana in grado di fermare Myke Henry in serata. L’aver perso Josh Bostich costringe Antimo Martino a subire sulla carta dei “mis-match” difensivi: Kyzlink sarebbe il più adatto, Lemar troppo piccolo e Koponen troppo lento. E’ chiaro a tutti però che in questa serie A, a parte sporadici casi, il miglior freno a Henry è… Henry stesso; la testa dell’americano nelle ultime settimane si è assestata, il sorrisone a 32 denti ha accompagnato prestazioni importanti, rimane solo il controllo delle infrazioni e poi il leader tecnico dell’Allianz è pronto ad esplodere. Purchè lo voglia…
Centro “educato”, occhio alla coppia Sims-Baldi Rossi
Quanto può far male un lungo (vero) tecnicamente valido e con buone doti di passatore? Tantissimo. Se Henry Sims non è al meglio atleticamente, è anche vero che ha un arsenale offensivo illimitato. Spalle o fronte a canestro, mettendo anche palla per terra, sa sempre cosa fare con l’arancia fra le mani. Abbinando il suo gioco con un “4” abile a segnare da fuori come Filippo Baldi Rossi, la Unahotels ha una combo in grado di allargare il campo e colpire con continuità.
Pubblicato il marzo 13, 2021, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Allianz Trieste, Le chiavi, Raffaele Baldini, Unahotels Reggio Emilia. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
Lascia un commento
Comments 0